Era promesso fin dal 2005: dopo quasi 4 anni in cui Google ha pazientemente studiato, soppesato e sperimentato le molte applicazioni di terze parti per la creazione di mappe di siti, ora è pronto a rilasciare la propria nuova applicazione per la generazione automatica di Sitemaps.
Come al solito si tratta di un’applicazione gratuita che si “incastra” in tutto il sistema di ricerca, produttività e archiviazione di Google. In sostanza il nuovo Google Sitemap Generator è uno dei tool di quel gigantesco sistema operativo virtuale che Moutain View sta mettendo insieme un mattone alla volta. Utilizzarlo è molto semplice: occorre avere accesso da amministratore al server del proprio sito e installare il plugin scaricabile. Per il momento funziona su server IIS e Linux/Apache. La console poi diventa tutta web based e da questo punto d’origine si amministrano le diverse funzioni.
Google Sitemap Generator infatti si basa su un sistema incrociato di rilevazioni basato sul traffico del sito dell’utente, sui log file e su tutto ciò che trova sul server utile a scovare indirizzi nuovi e modificati, così da poter tenere diverse tipologie di mappe del sito. Grazie alla sua tecnica scandagliatrice Google sostiene di aver progettato un generatore di mappe più veloce ed efficiente della media sia nel trovare gli indirizzi che nell’elaborare i metadati.
A partire da tali rilevazioni Mountain View ha previsto tre tipologie di mappe generabili: mappe XML, utili alle ricerche web (e in linea con gli standard sitemaps.org), mappe per mobile, per siti visibili da cellulare, e mappe per codice sorgente, utili quando si vuole mettere il codice sorgente a disposizione degli utenti. Ovviamente, completate le operazioni, Google Sitemap invia un ping a Google Blog Search (e ad altri motori di ricerca) riguardante tutti gli indirizzi nuovi e modificati.