Aumento dei profitti e costi sotto controllo: il mix è giusto, il nome è Google. I risultati declamati nella notte hanno confermato per l’ennesima volta il buon andamento dell’azienda e, nonostante il titolo abbia raggiunto vette impensabili, il titolo continua a salire. Il mercato after-hour non è stato esaltante, la giornata si era chiusa positiva, ora rimane da attendere solo il verdetto delle trattative del day-after. Ogni tassello, però, sembra al suo posto. Sembrava altrettanto per eBay, ma la giornata successiva è stata particolarmente negativa: gli analisti si attendono le sorprese e la crescita accumulata nelle ultime settimane deve fare il conto con i numeri delle trimestrali quando ogni nodo viene giocoforza al pettine.
Il comunicato ufficiale contenente i dati del trimestre fiscale è disponibile online. Il dato macro è quello dei 4.23 miliardi di dollari raccolti entro settembre con una crescita del 57% rispetto al terzo trimestre del 2006 e con un +9% rispetto al trimestre precedente. I siti del gruppo hanno raccolto 2.73 miliardi (il 65% del totale) con una crescita del 63% rispetto al Q3 del 2006 e dell’8% rispetto al Q2 del 2007. I siti partner, invece, hanno generato tramite AdSense 1.45 miliardi di dollari, ovvero il 34% del totale: +40% rispetto al Q3 2006 e +8% rispetto al Q2 2007. Dal computo totale si evince come Google dipenda quindi per il 99% dalla raccolta pubblicitaria.
L’introito netto per il trimestre ammonta a 1.07 miliardi, ovvero 3.38 dollari per azione (era a quota 733 milioni, o 2.36 dollari per azione, solo un anno prima). I numeri rientrano dunque nuovamente nella tradizione di Google, tradizione fermata nel secondo trimestre del 2007 quando i risultati delusero le sovrastimate attese degli analisti. Particolare importante della trimestrale è nella limitazione dei costi: trattasi di un aspetto particolarmente apprezzato in quanto Google è sempre e comunque un’azienda relativamente giovane e spesso il non-contenimento delle spese è risultato essere oltremodo penalizzante in passato per altre start-up dalla vorticosa crescita.
Le parole di Eric Schmidt, CEO Google, sono pregne di entusiasmo: «guardando al nostro trimestre, è ovvio che il nostro modello lavora molto bene» sentenzia Schmidt prima di chiudere con l’annuncio di 2130 nuovi dipendenti assunti durante il trimestre di riferimento (per un totale di 15.916).
Impressionante il portafoglio cash a disposizione del gruppo: 13.1 miliardi di dollari pronti all’uso. E il documento lo dice espressamente: «ci aspettiamo di continuare a concludere significativi investimenti».