Cosa lega le ricerche che tutti noi effettuiamo quotidianamente su Google con lo stato dell’economia di un paese? Apparentemente nulla, ma stando a quanto rivelato dall’analisi pubblicata dai ricercatori dell’Università College di Londra sulle pagine della rivista Scientific Reports un nesso c’è, e dimostrerebbe come l’andamento delle casse pubbliche influirebbe in modo tangibile sulle modalità di navigazione degli internauti.
Il team in questione ha preso in esame ben 45 miliardi di ricerche effettuate da chi transita su Google, provenienti da 45 paesi differenti in tutto il mondo. Incrociando la tipologia delle query (ovvero le parole digitate nella casella di ricerca) con i dati relativi al PIL (Prodotto Interno Lordo) dello stato in questione, è emerso che laddove la salute economica di un paese è buona i netizen sono maggiormente alla ricerca di notizie o informazioni riguardanti il futuro. Al contrario, nelle zone che fanno registrare una flessione dal punto di vista monetario, si nota un maggiore interesse nei confronti degli avvenimenti del passato.
Una ricerca sulle ricerche, dunque, alla quale hanno partecipato attivamente anche studiosi nostrani, appartenenti al Politecnico di Torino, all’Università La Sapienza di Roma e all’Università degli Studi di Genova, prendendo in considerazione i termini digitati ogni giorno su Google dagli utenti di tutto il mondo.
La notizia, riportata nelle ore scorse sulle pagine di ANSA.it, purtroppo non fornisce al momento ulteriori informazioni o dati più approfonditi, di certo utili per poter sviluppare considerazioni in merito al rapporto ricerche online-PIL.