Google, mai così in alto in Borsa

Google festeggia un nuovo record a Wall Street: superati gli 800 dollari di quotazione ed il 260 miliardi di capitalizzazione.
Google, mai così in alto in Borsa
Google festeggia un nuovo record a Wall Street: superati gli 800 dollari di quotazione ed il 260 miliardi di capitalizzazione.

La giornata odierna segnerà un record nella storia di Google: per la prima volta dalla sua quotazione in Borsa, infatti, il gruppo ha superato gli 800 dollari di quotazione, per una capitalizzazione che supera in queste ore i 260 miliardi di dollari. La seduta odierna, che ha visto una apertura poco sotto la fatidica soglia, ha visto le azioni schizzare in pochi minuti ad un massimo di 803,58 dollari spostando così l’asticella verso un nuovo picco storico.

Non c’è crisi che tenga, insomma: il motore di ricerca rimane leader in tutto il mondo, Chrome ha conquistato il mercato dei browser, Android è il dominatore del mondo mobile, i Google Glass sono il sogno di domani e l’auto che guida da sola è la grande chimera che il gruppo sta portando avanti per il futuro dell’azienda. Nel frattempo le azioni riflettono la bontà dei conti di una azienda che sembra saper imporre il proprio brand su più fronti, differenziando in modo sostanziale un business che per troppo tempo è stato legato al solo advertising. Oggi Google è molto di più e Wall Street apprezza.

Da inizio anno ad oggi le azioni GOOG sono cresciute del 13%; rispetto ad inizio 2012, in piena recessione internazionale, Google è cresciuto del 23%; rispetto al 2011 l’aumento della quotazione è pari al 30%. Tali numeri vanno visti alla luce di quanto successo nell’aprile del 2004, quando l’azienda si affacciava alla borsa cercando a Wall Street 3 miliardi di dollari sotto l’ala protettrice di Morgan Stanley e Credit Suisse First Boston; ma più nel breve periodo, tutto ciò riflette un aumento di oltre il 30% da quando Larry Page ha ripreso in mano le redini del gruppo dopo la lunga parentesi firmata Eric Schmidt.

Oggi Google festeggia semplicemente un nuovo record. Ma non è altro che un nuovo, ennesimo, tassello all’interno di una crescita che ha già contribuito a scrivere pagine fondamentali della storia del Web.

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