Da alcune ore Google ha iniziato ad introdurre nelle SERP (Search Engine Results Page) le mappe del proprio Google Maps. La convergenza dei due servizi era cosa ovvia ed evidentemente dopo una prima fase di test interno il gruppo ha deciso di intraprendere la strada che porta alla restituzione del risultato visivamente geolocalizzato su una cartina.
Mappe nelle SERP
Alcune query di esempio sono già state individuate e sono composte dal nome dell’attività ricercata possibilmente in compresenza con il nome della località di riferimento. Accanto alla mappa viene restituita anche una serie di indicazioni ulteriori (indirizzo, numero telefonico) tale per cui appare sempre più evidente l’invadenza del motore in un ramo prima occupato dalle cosiddette “Pagine Gialle” (l’accordo recentemente firmato con Verizon andrebbe in tale direzione e la teoria è portata avanti con forza da una analisi di Donna Bogatin per ZDNet).
Il progetto offre importante pubblicità al servizio di mappe di Mountain View (coadiuvando il sistema ad imporsi nel proprio settore) ed apre inoltre importanti opportunità commerciali in ambito promozionale. Una risposta della concorrenza non tarderà a giungere e l’Italia in questa direzione si è già mossa con l’annuncio di Pagine Gialle Vision, le rivoluzionarie mappe messe a punto dal gruppo Seat Pagine Gialle.
Nel settore sono già impegnati nomi quali Microsoft e Yahoo, ma l’investimento portato avanti da Google, nonchè il fondamentale traino costituito dal motore di ricerca in sè, mettono il gruppo in cima ai potenziali pretendenti ad una leadership del settore nel momento in cui il business inizierà a maturare numeri importanti anche in questo ambito. Da non sottovalutare in questo contesto il mercato che presto potrebbe aprirsi nel settore automobilistico, ove la possibilità di una connessione potrebbe aprire importanti elaborazioni basate su mappe aggiornate e GPS.