La ricerca di case negli USA sembra essere ancora poco dinamica, ma qualche segnale di ripresa c’è stato. Il PIL è tornato a salire e l’ottimismo trova per la prima volta spiragli concreti a cui aggrapparsi. Google, fiduciosa da settimane sulla possibilità di una imminente uscita dalla crisi, sembra voler cogliere l’occasione al balzo con una duplice proposta che guarda tanto alle agenzie immobiliari, quanto agli acquirenti finali. Da una parte, quindi, si intende aiutare l’incontro tra domanda ed offerta; dall’altra si intende proporre all’utente un servizio di comparazione per le offerte di finanziamento, così che si possa valutare la miglior formula per poter accedere all’acquisto della propria dimora.
Il passo nei confronti degli utenti prende forma sul motore di ricerca mediante l’introduzione di un nuovo tipo di pubblicità. La nuova tipologia prende il nome di “Comparison Ads” e, a metà tra un contenuto editoriale ed una vera e propria pubblicità, rappresenta un servizio basato su dati provenienti dagli advertiser in partnership con Mountain View. Non un annuncio testuale, non un banner, non un video: in questo caso trattasi invece di un vero e proprio tool che Google propone per avvicinare l’utenza ai vari servizi affiliati.
L’annuncio è avvenuto tramite il blog ufficiale di Adwords in un post che descrive la particolare natura della pubblicità. Il servizio, infatti, sarà legato a specifiche query quali ad esempio “mortgage”. Nel momento in cui si formula la query specifica il gruppo non fa altro che produrre uno spazio pubblicitario proprio ove suggerisce un sistema di comparazione basato su parametri impostati dall’utente finale. Al click, l’utente viene a trovarsi su di una paginata sulla quale poter mettere a confronto le varie offerte e stabilire in base ai parametri proposti quale possa essere il riferimento di maggiore utilità. A questo punto l’utente potrà chiedere direttamente informazioni al referente scelto, in attesa di essere contattato, oppure potrà chiamare ai numeri indicati.
Tre le promesse del gruppo per questo nuovo tipo di pubblicità:
- Velocità: il motore propone risultati rapidi, grazie all’immediatezza dell’approccio ed alla facilità dell’interfaccia di interrogazione;
- Trasparenza: solo offerte reali, basate su uno schema standard semplice da comprendere;
- Privacy: gli inserzionisti non riceveranno informazioni relative agli utenti in cerca di informazioni
Il servizio è attualmente limitato a pochi utenti (e ad uso esclusivo degli Stati Uniti), numero destinato però a salire con l’aumentare degli inserzionisti disposti a partecipare al progetto.
Ulteriore indizio della volontà di Mountain View di mettere mano al mercato immobiliare è il servizio “Real Estate” inserito sotto il menu “More” di Google Maps. Scegliendo l’apposito layer da sovrapporre alle mappe, infatti, l’utente può identificare nella zona prescelta gli annunci presenti identificandoli direttamente tra le strade e gli edifici della cartografia Google.
Il servizio si propone di indicare gli annunci relativi a vendite e locazioni, il tutto su paesi quali Stati Uniti, Australia, Nuova Zelanda e India. L’Europa, quindi, rimane al momento al di fuori della portata. Le sinergie che scaturiscono sono del tutto interessanti poiché Google va ad offrire al mercato Real Estate un servizio di grande utilità che gli utenti potranno apprezzare in fase di ricerca: non solo le mappe, infatti, ma anche Google Street View permette di avere importanti informazioni circa edifici e contesti abitativi. Una semplice ricerca dal proprio Pc, insomma, permette all’utente di orientarsi prima ancora di visitare il luogo e di contattare l’agenzia di competenza. Le recenti novità sull’interfaccia di Google Maps e le qualità delle opzioni legate a Google Sketchup rappresentano semplicemente un ulteriore miglioramento qualitativo della base di lavoro: il substrato è pronto e Google sta ora proponendo la propria offerta alle agenzie.
Chi vuol trovare, sa dove cercare. Chi vuol farsi trovare, sa dove andare a posizionare i propri annunci. Google, come da miglior tradizione, si inserisce nel mezzo cercando nell’advertising la miglior forma di remunerazione per i servizi gratuiti offerti mediante la semplice organizzazione strutturata delle informazioni raccolte.
Curioso è notare come, con un link diretto tra i due servizi, Google potrebbe completare l’intera filiera: dalla ricerca dell’abitazione all’offerta di un finanziamento. Il Comparison Ads, infatti, nasce come un servizio generale il cui primo esempio sbandierato è però proprio quello dei finanziamenti di investimento; il nuovo layer per Google Maps, al contempo, è un servizio dedicato che si nasconde dietro un menu ed un piccolo annuncio su un blog del gruppo. Al momento le parti rimangono separate, probabilmente per una certa cautela iniziale o forse per non scoprire ancora le carte. Le basi del servizio sono però gettate: si tratta soltanto di unire due tasselli fatti apposta per incastrarsi uno con l’altro.