Google Mine, per condividere ciò che si possiede

Google testa Mine, un nuovo servizio per Google+ che permetterà di catalogare gli oggetti che si possiedono, condividerli online e tanto altro.
Google Mine, per condividere ciò che si possiede
Google testa Mine, un nuovo servizio per Google+ che permetterà di catalogare gli oggetti che si possiedono, condividerli online e tanto altro.

Google si appresta a lanciare un nuovo servizio che verrà integrato nel social network Google+. Denominato Google Mine, è attualmente in fase di test e consentirà agli utenti di «condividere le cose con i propri amici e tenersi aggiornati con ciò che gli stessi stanno condividendo».

Il progetto è volto a mettere al centro dell’attenzione l’interesse che gli utenti Google+ hanno per determinati oggetti: si avrà a disposizione uno strumento utile a catalogare quelli che si hanno e a condividerli con gli amici, crearne delle recensioni con tanto di immagini, e ottenere consigli ed eventuali sconti.

Google Mine è attualmente disponibile per i dipendenti di Mountain View sia in versione Web che Android, e secondo l’immagine condivisa in Rete in queste ore permetterà di: catalogare i nostri affetti personali e di tenere traccia di quello che si possiede; recensire gli oggetti da far vedere agli amici; controllare chi vede i propri oggetti e tener traccia dei commenti; inviare richieste di prestito o di prova di oggetti che possiedono gli amici; condividere cose che si desidera dar via e trovare eventuali acquirenti; seguire, sfogliare, cercare quelle cose che condividono gli amici.

In base alla descrizione, il servizio è volto a proporre una sorta di catalogo degli oggetti che si possiedono e che si desidera mostrare agli altri o vendere. Si potranno condividere DVD, articoli d’abbigliamento, telefoni cellulari, libri, PC, moto, auto, bici e quant’altro si desidera. Potrebbe pertanto attirare la clientela Google e, al contempo, migliorare il sistema di ads offerto da Mountain View, con gli utenti che vedrebbero probabilmente pubblicità ancora più mirate ai propri interessi. Non è attualmente noto se e quando verrà implementato pubblicamente.

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