Nuova modifica per i termini di servizio di Google, dopo quella apportata nel novembre scorso. Il cambiamento riguarda la scansione automatica dei contenuti gestiti dall’utente sulle piattaforme messe a disposizione dal gruppo, in particolare Gmail, con i messaggi analizzati in modo da poter fornire funzionalità personalizzate e una migliore protezione contro le minacce di tipo informatico quali codice maligno e spam.
Di seguito il testo modificato nella revisione datata 14 aprile 2014. Una precisazione: il testo seguente è stato tradotto dal documento in lingua inglese, in quanto nel momento in cui viene scritto questo articolo la versione italiana non risulta ancora aggiornata. Ecco il paragrafo aggiunto riportato integralmente.
I nostri sistemi automatici analizzano i vostri contenuti (incluse le email) per fornirvi funzionalità di rilevanza personale legate ai prodotti, come risultati tagliati su misura nel motore di ricerca e protezione da spam o malware. Questa analisi avviene quando un contenuto è inviato, ricevuto o salvato.
La redazione del sito The Next Web ha interpellato un portavoce del motore di ricerca per capire meglio se la variazione dei termini di servizio avrà implicazioni sulla gestione dei dati personali affidati dagli utenti alle piattaforme di di rilevanza personale. Questa la risposta.
Vogliamo che la nostra policy sia semplice e di facile comprensione per gli utenti. Questi cambiamenti offrono alle persone maggiore chiarezza e sono basati sui feedback che abbiamo ricevuto nel corso degli ultimi mesi.
Non sembrano dunque esserci cambiamenti nelle modalità con le quali il gruppo di Mountain View gestisce i dati personali. Mettendo a confronto un estratto del testo della nuova revisione con quella di novembre, emerge comunque un esplicito riferimento (prima assente) all’analisi automatica dei contenuti salvati e ricevuti, oltre a quelli caricati o inviati dagli utenti.
- Revisione 11/11/2013: “Quando caricate oppure inviate contenuti ai nostri servizi…”.
- Revisione 14/04/2014: “Quando caricate, inviate, salvate, spedite o ricevete contenuti su oppure attraverso i nostri servizi…”.