Prendono il via in questi giorni di mondiali di calcio femminile di Canada 2015, che purtroppo non vedranno protagonista la nostra nazionale. Google celebra l’evento con un doodle in homepage (non in Italia) e condividendo alcune informazioni relative all’interesse del Web verso questa disciplina, che al contrario di quanto in molti pensano (compresi alcuni nomi al vertice del calcio nostrano) non ha nulla da invidiare alla controparte maschile.
Il popolo della grande Rete, a livello globale, effettua ricerche tre volte di più per quanto riguarda il calcio femminile, soprattutto relativamente ai settori giovanili e ai campionati legati ai college. Le cose cambiano radicalmente quando si passa al livello professionistico, dove la percentuale è schiacciante, dalla parte degli uomini: 99% contro 1%. Un gap culturale, che ha poco a che vedere con la spettacolarità dei match o con l’abilità degli atleti e delle atlete. Per aiutare i navigatori a trovare informazioni sui mondiali al via oggi, il gruppo di Mountain View mette in campo iniziative come la visualizzazione dei risultati aggiornati in tempo reale all’interno delle SERP.
Qualche curiosità: il calcio femminile è stato bandito dalla federazione inglese Football Association fino agli anni ’70 e solamente nel 1996 è diventato uno sport olimpico. Le 24 squadre nazionali si sfideranno nelle 52 partite in programma, partendo dai gironi di qualificazione (domani a Edmonton il fischio d’inizio con Canada e Cina in campo) fino ad arrivare alla finale del 5 luglio a Vancouver. È la settima edizione del torneo, che si prospetta come la più seguita di sempre, con già oltre un milione di biglietti venduti e un numero elevato di spettatori pronti a seguire gli incontri in televisione.