Motion Sense è una delle novità introdotte con i Pixel 4. L’azienda di Mountain View ha confermato che, per il momento, la funzionalità non sarà accessibile dalle app di terze parti. Non è tuttavia escluso che tale decisione possa cambiare in futuro. Probabilmente Google vuole prima migliorare la tecnologia.
Motion Sense sfrutta un chip radar a corto raggio (Soli) per rilevare oggetti davanti allo schermo attraverso l’emissione e ricezione di onde elettromagnetiche. Gli algoritmi sviluppati da Google permettono di individuare le variazioni che il segnale radio subisce dopo aver colpito l’oggetto. È possibile quindi riconoscere i movimenti della mano, ovvero le cosiddette Quick Gestures (Gesti rapidi). L’utente può eseguire diverse operazioni, come interrompere la sveglia o silenziare le chiamate.
Motion Sense permette anche di cambiare le tracce audio/video di alcuni servizi di streaming: Amazon Music, Deezer, Google Play Music, iHeartRadio, Pandora, Spotify, Spotify Stations, YouTube Music e YouTube. Le app “non Google” sono le uniche attualmente supportate dalla funzionalità. Un portavoce dell’azienda ha confermato che nessun’altra app di terze parti può accedere alla tecnologia. Al momento non ci sono piani per la distribuzione delle API agli sviluppatori.
La funzionalità è ancora “primitiva”, in quanto è possibile effettuare un numero limitato di azioni. In futuro potrebbero essere aggiunte altre gesture, come quelle che permettono di simulare la pressione di un pulsante o l’aumento/diminuzione del volume audio, muovendo in aria pollice e indice. Motion Sense richiede il permesso di utilizzare determinate bande di frequenza. Ecco perché non è ancora disponibile in Giappone. Se l’utente porta i Pixel 4 in un paese dove non ha ricevuto l’approvazione, lo smartphone usa la triangolazione cellulare per disattivare la funzionalità.