In attesa di scoprire tutti i dettagli relativi al servizio iCloud di Apple, l’attenzione è focalizzata in questi giorni su una delle novità presentate da bigG in occasione dell’I/O 2011 di San Francisco. Google Music, neonata piattaforma cloud per lo streaming, è attualmente in fase beta accessibile disponendo di un invito. Il suo funzionamento è pienamente compatibile, come era lecito attendersi, con tutti i dispositivi Android, ma dai primi test pare che non ci sia alcun ostacolo (o quasi) alla sua fruizione anche mediante i device iOS.
Il sito Web di Google Music è infatti interamente realizzato secondo le specifiche HTML5, rendendo così ogni suo elemento pienamente compatibile con il caricamento, l’esecuzione e l’interazione sulla versione mobile di Safari equipaggiata da iPhone, iPad e iPod touch.
In questo modo è anche possibile lasciare la riproduzione dei brani in background mentre si utilizzano altre applicazioni, controllandone il volume e la playlist mediante i pulsanti per la musica presenti nella barra del multitasking.
Gli unici ostacoli all’utilizzo di Google Music su dispositivi iOS sono gli stessi incontrati anche dall’utenza Android. Il servizio, come già detto, è in fase beta e per accedervi è necessario essere invitati, come fu all’epoca del lancio di Gmail, Wave e altre piattaforme Google.
Inoltre, il caricamento delle canzoni e la loro riproduzione è consentito esclusivamente ai residenti negli Stati Uniti. Al momento, per gli europei l’unico modo di testare le sue funzionalità è dunque affidarsi a un proxy. Sempre che si riesca ad entrare in possesso di un invito.