Google ha finalmente svelato Nearby Share, che è sostanzialmente la versione Android della funzione AirDrop di Apple. Al momento è in corso il rollout per una selezione di telefoni Pixel e Samsung, ma BigG afferma di voler continuare a “lavorare con i suoi partner per portare la feature su più smartphone dell’ecosistema Android nelle prossime settimane”.
Google Nearby Share consente di inviare (o ricevere) rapidamente file a persone nei paraggi, utilizzando vari protocolli. Mostrerà un elenco di dispositivi vicino all’utente, e, una volta selezionato il destinatario, questi riceverà un avviso per accettare o rifiutare il file. Il sistema sceglierà quindi il protocollo migliore per il trasferimento, che si tratti di Bluetooth, Bluetooth Low Energy, WebRTC o WiFi peer-to-peer, il che significa che tecnicamente è possibile condividere file anche offline.
Una delle preoccupazioni maggiori circa Nearby Share è che potrebbe consentire ai burloni nella zona di inviare spazzatura agli utenti. La funzione ha comunque impostazioni sulla privacy che dovrebbero impedire tutto ciò, consentendo all’utente di scegliere di rimanere “nascosto”, visibile ad “alcuni contatti” o a “tutti i contatti”. Volendo, si potranno anche condividere file in forma anonima, evitando di fornire al destinatario informazioni identificative.
Nearby Share funzionerà anche con i Chromebook nei prossimi mesi e consentirà facili trasferimenti tra laptop e smartphone.
Come funziona Nearby Share di Google
La nuova funzione sembra integrata bene nel sistema operativo. Quando si apre la finestra di condivisione per una foto, per esempio, ci sarà l’opzione di condivisione tramite Nearby Share – proprio accanto al pulsante per copiare il contenuto selezionato.