Il gruppo di Mountain View non aprirà un negozio fisico a Manhattan, come ipotizzato lo scorso anno. Se ne è parlato nel marzo 2014, quando Google ha siglato un accordo per occupare l’edificio situato al 131 di Greene Street, nel quartiere SoHo. Il contratto è stato rinnovato di recente a fronte di una spesa pari a 6 milioni di dollari, ma bigG non sembra aver intenzione di sfruttarlo come store per la vendita di Chromebook, Chromecast e dispositivi della linea Nexus.
Lo spazio è di circa 380 metri quadrati e l’azienda in un anno ha apportato alcuni interventi di rinnovamento, sia all’interno che all’esterno, come la creazione di un’area scavata nel terreno e grandi finestre che guardano sull’ambiente circostante. Nei piani della società c’è l’intenzione di subaffittarla per 2,25 milioni di dollari all’anno. Questo non significa però che l’idea di allestire un luogo reale e accessibile dal pubblico, dove poter provare e acquistare i prodotti e i servizi offerti, sia stata del tutto accantonata. Lo dimostra, ad esempio, la recente apertura di una location all’interno di Currys PC World, a Londra, in Tottenham Court Road.
Una curiosità: Greene Street ospita già un Apple Store, ottenuto dalla ristrutturazione di un vecchio ufficio postale. L’apertura del negozio Google avrebbe trasformato l’area in un vero e proprio terreno di competizione tra i due colossi del mondo hi-tech. Sulla stessa strada sono presenti anche una boutique della stilista britannica Stella McCartney, un negozio Tiffany e un punto vendita della catena d’arredamento nostrana B&B Italia. La notizia odierna è stata riportata dalla redazione del sito Crane’s New York Business e la società californiana, interpellata sulla questione, ha deciso di non rilasciare alcun commento.