Google sta mantenendo la sua promessa di aggiungere il supporto alle videochiamate Zoom sui suoi dispositivi, giusto in tempo per consentire le riunioni di famiglia virtuali durante le festività. L’azienda ha iniziato a distribuire l’integrazione delle call di Zoom su Nest Hub Max tramite un programma di anteprima, quindi solo gli utenti di pochi Paesi avranno inizialmente accesso alle videochiamate.
Per essere precisi, avranno bisogno di un account Zoom (gratuito o a pagamento) negli Stati Uniti, nel Regno Unito, in Australia o in Canada; poi non resterà loro che collegarsi con il proprio profilo Google per ospitare e partecipare alle riunioni sullo smart display. Il gigante della tecnologia ha anche promesso che i router Google WiFi e Nest WiFi potranno dare automaticamente priorità alle videoconferenze Zoom, oltre che Google Meet.
Non c’è dubbio che Google preferirebbe che gli utenti utilizzassero Meet per le videocall durante le festività natalizie (e non solo). Tuttavia, la società è molto pragmatica: sta quindi riconoscendo che Zoom è diventata la piattaforma definitiva per le videochiamate di gruppo durante la pandemia. Google deve quindi supportare Zoom o rischierebbe di perdere clienti che potrebbero preferire usare quel servizio per non costringere le loro famiglie a cambiare servizio solo per vedersi.
A proposito di Zoom, secondo il Washington Post molte persone si sarebbero rivolte alla chirurgia plastica per migliorare il proprio aspetto durante le call.