Google Nest Hub Max, svelata la data d'uscita USA

Rivelata la data d'uscita statunitense di Google Nest Hub Max, primo dispositivo smart home con fotocamera integrata della società.
Google Nest Hub Max, svelata la data d'uscita USA
Rivelata la data d'uscita statunitense di Google Nest Hub Max, primo dispositivo smart home con fotocamera integrata della società.

Mancano un paio di mesi al debutto del primo dispositivo smart home con fotocamera integrata di BigG. La società ha aggiornato una delle sue pagine di supporto, specificando che Google Nest Hub Max sarà disponibile negli Stati Uniti, Regno Unito e Australia a partire dal 9 settembre. Il suo costo ammonterà a 299 dollari.

Dopo che il dettaglio è stato scoperto da Droid Life, l’azienda ha nuovamente modificato il testo sul sito in “presto disponibile”. Rispetto al precedente display intelligente della società, Google Home Hub, Nest Hub Max racchiude una fotocamera che può funzionare come videocamera di sicurezza oltre a essere utilizzata per effettuare videochiamate. Inoltre, il dispositivo da 229 dollari ha un display da 10′ – significativamente più grande dell’attuale Nest Hub. Attraverso di esso, l’utente ha la possibilità di navigare su YouTube, sfogliare ricette, godersi lo streaming di YouTube TV e gestire i propri dispositivi per la “casa intelligente” della linea Nest. Viste le dimensioni generose dello schermo, è probabile che si adatti meglio in cucina rispetto al modello originale, più comodo invece per la camera da letto.

Uno dei principali fattori che lo differenzia da Home Hub è, appunto, la presenza della fotocamera, qualcosa che lo posiziona peggio per gli utenti che non si fidano di allocare un dispositivo Google sul comodino per motivi di privacy. Con il rebranding, Google però potrebbe avere più fortuna nel convincere gli utenti che è nel loro interesse mettere una telecamera connessa a BigG in casa loro.

Intanto la società di Mountain View potrebbe, dopo circa un decennio, chiudere definitivamente lo scomodo caso Wi-Spy, secondo cui il colosso della ricerca avrebbe acquisito dati personali degli utenti attraverso i veicoli addetti alle foto per Street View.

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