Google ha introdotto nel giro di pochi giorni due importanti novità al proprio servizio di raccolta news. Da una parte va segnalata infatti la possibilità di includere l’opzione dei commenti, dall’altra v’è la nuova scelta di ospitare comunicati stampa direttamente sui propri server. Il tutto giunge a rinfrescare un servizio che, dopo aver rappresentato una piccola rivoluzione al momento dell’esordio, non ha poi saputo mantenere un costante ritmo di crescita diventando in Italia semplicemente un servizio accessorio poco considerato dall’utenza (situazione diversa, invece, per la versione US).
La prima novità è nei commenti. Google News era stato fino ad oggi solo un collettore di notizie che, tramite l’algoritmo di ricerca del motore, aveva diviso l’informazione in “cluster” proponendone elenchi linkati all’utenza. Con l’ammissione dei commenti alle notizie il servizio propone ora una diversa immagine di sè divenendo in qualche modo partecipe all’informazione. I commenti, infatti, non sono aperti a tutti ma riservati esclusivamente alle parti chiamate in causa dalle notizie riportate, offrendo così un canale di replica riservato al momento solo alla versione statunitense del servizio.
La seconda novità è nella ritrovata armonia tra Google e le agenzie di stampa che si erano ribellate all’indicizzazione del proprio materiale da parte di Google News. Il servizio, infatti, ora ospiterà le comunicazioni provenienti dalle agenzie stesse, depositerà il tutto direttamente sui propri server ed includerà il tutto all’interno del tradizionale sistema di proposta della news del momento. Quattro le agenzie accordatesi con Google: Associated Press, Britain’s Press Association, Canadian Press, Agence France-Presse.
Quest’ultima novità è importante tanto per il proprio valore costruttivo, quanto per il mancato risvolto negativo che stava maturando: Google News era sotto accusa per il lavoro parassitario compiuto e le minacce legali in proposito si erano ormai fatte oltremodo concrete. Tra le parti è evidentemente maturato un nuovo feeling ed in via extra-processuale è stato identificato un interesse comune sbocciato nella nuova soluzione odierna: le agenzie, in pratica, hanno concesso a Google le notizie in licenza (a pagamento) così come succede con tutti gli altri siti del settore.