Sulla base dell’esperienza maturata nell’ultimo triennio con la Digital News Initiative, il gruppo di Mountain View annuncia oggi la Google News Initiative: entro i prossimi tre anni bigG si impegna a investire 300 milioni di dollari per far emergere e rafforzare il giornalismo di qualità attraverso le sue piattaforme.
Un’iniziativa che va ad affiancarsi al lavoro già svolto da Google in termini di ottimizzazione degli algoritmi che regolano l’indicizzazione dei contenuti tenendo conto della loro qualità. L’evento andato in scena oggi a New York ha visto anche la presentazione di Disinfo Lab, progetto realizzato in collaborazione con First Draft e finalizzato a contrastare la diffusione online di informazioni fuorvianti, in particolare inerenti elezioni politiche o fatti di cronaca.
I fondi serviranno inoltre a favorire la nascita di nuovi modelli di business, supportati da strumenti come il neonato Subscribe with Google che consente agli utenti di iscriversi in modo semplice e rapido alle testate, dando così un supporto concreto agli editori che desiderano coinvolgere e fidelizzare i lettori. Fra le realtà che già hanno accolto l’invito anche una italiana, La Repubblica, che si aggiunge a Le Figaro, Financial Times, The New York Times, Telegraph e The Washington Post, in un elenco destinato ad accogliere nuovi partner in futuro.
L’utente, una volta effettuata la sottoscrizione (e il relativo pagamento), non dovrà più preoccuparsi dell’autenticazione ogni volta che vorrà leggere un articolo, poiché la fase di login sarà gestita in modo automatico su tutti i dispositivi in uso collegati al suo account Google.
Ultimo, ma non meno importante tassello, è costituito dallo sforzo finalizzato a semplificare l’adozione delle tecnologie e dell’innovazione all’interno delle redazioni. Questo significa favorire l’impiego di sistemi immersivi come quelli legati alla realtà virtuale per raccontare una storia in modo accattivante e coinvolgente per il pubblico, ricorrere al machine learning per catalogare gli articoli prodotti o, come nel caso del nuovo strumento open source Outline presentato oggi, di creare una VPN su server privato per offrire a reporter e collaboratori un accesso sicuro al Web da qualunque parte del mondo.
Progetti come Accelerated Mobile Pages e la già citata Digital News Initiative hanno costituito un primo importante passo nella giusta direzione, ma per Google la strada da percorrere è ancora lunga. Ecco il perché di un impegno importante come quello svelato oggi. Per bigG , l’informazione è una priorità fondamentale e gli obiettivi dichiarati si possono raggiungere solo con uno sforzo condiviso da tutti i protagonisti del settore. Emblematica la frase che compare sul sito della Google News Initiative.
Il futuro del giornalismo dipende dalla collaborazione di tutti noi.