Google deve risolvere alcuni problemi con la Turchia, altrimenti i nuovi telefoni Android per quel mercato non verranno distribuiti con le app del colosso della ricerca (a svantaggio anche degli utenti). La disputa con il Paese è iniziata quando il competitor russo Yandex ha intentato una causa contro l’azienda di Mountain View per via di pratiche anticoncorrenziali.
Nel 2018, la TCA (Turkish Competition Authority) ha ordinato a Google di modificare i suoi accordi di distribuzione del software al fine di consentire ai consumatori di scegliere un motore di ricerca diverso per i loro dispositivi Android. Ha concesso alla società statunitense sei mesi per apportare le modifiche e gli ha anche inflitto una multa di 15,61 milioni di euro per aver violato la normativa. Ma il consiglio di amministrazione ha stabilito che i cambiamenti apportati dal colosso tecnologico sono tuttora inadeguati, poiché ancora non ci sarebbe la possibilità di cambiare motore di ricerca.
Google afferma di voler collaborare con le autorità per risolvere il problema, quindi coloro che vorrebbero acquistare un dispositivo Android in Turchia possono sperare che le cose vadano per il meglio: solo in questo modo, infatti, gli utenti potranno accedere al Play Store e alle altre app di Google sui futuri telefoni. A quanto pare, i modelli attuali non saranno interessati dalla disputa. Il colosso della tecnologia ha dichiarato:
Mentre non potranno essere lanciati in Turchia nuovi modelli di dispositivi con i servizi Google, i modelli di dispositivi esistenti rimarranno in vendita e continueranno a operare normalmente. Analogamente, i dispositivi esistenti e le app continueranno a funzionare e a ricevere aggiornamenti normalmente. Tutti gli altri prodotti e servizi di Google non subiranno effetti.