La mancanza della funzione multitouch sullo smartphone G1 è frutto di un accordo con Apple. L’inaspettata rivelazione giunge da uno degli sviluppatori di Android, il sistema operativo open source progettato da Google per i telefoni cellulari e visto in competizione diretta con l’iPhone. L’accordo tra la società di Mountain View e Apple sarebbe scaturito dalla necessità di mantenere i buoni rapporti di amicizia tra i due soggetti.
Stando alle indiscrezioni fornite dal sito di informazione online VentureBeat, la società di Cupertino avrebbe espressamente richiesto a Google di non sviluppare funzionalità multitouch per non collocarsi in concorrenza con il suo fortunato iPhone. Una richiesta singolare e apparentemente accettata dal motore di ricerca, interessato a mantenere le numerose e proficue partnership con Apple. Il mutuo accordo tra le due società avrebbe inoltre scongiurato l’eventualità di una azione legale da parte di Cupertino, che detiene non pochi brevetti sul principio di funzionamento e gestione degli schermi sensibili al tocco sugli smartphone.
Due elementi sembrano, del resto, confermare quanto dichiarato dalla fonte interna al team di sviluppo di Android consultata da VentureBeat. All’indomani della presentazione del nuovo Palm Pre, dispositivo mobile equipaggiato con tecnologia multitouch, Apple ha ventilato la possibilità di avviare azioni legali contro la storica società per proteggere i suoi brevetti e diritti commerciali. Una presa di posizione dura, non assunta all’indomani della presentazione del G1 da parte di Google, HTC e T-Mobile, un dispositivo collocabile nel medesimo segmento di mercato dell’iPhone ma orfano della tecnologia multitouch.
Un secondo indizio, che sembra confermare l’esistenza di un accordo tra Google e Apple, deriva da una recente dimostrazione che ha chiaramente messo in evidenza come il display del G1 sia in grado di supportare input multipli forniti dagli utenti. La funzione multitouch sarebbe dunque virtualmente presente sul dispositivo, ma non attivata dal team di sviluppatori di Android come richiesto da Apple.
Google e Cupertino collaborano ormai da lunga data e hanno profuso un impegno comune per l’implementazione di alcune applicazioni sull’iPhone. La piattaforma del famoso dispositivo usufruisce infatti delle funzionalità di Google Search, del servizio Maps e di un supporto senza l’utilizzo di plugin Flash per la visualizzazione dei filmati di YouTube. Inoltre, il CEO di Google Eric Schmidt fa anche parte del consiglio di amministrazione di Apple e le due società insieme si trovano spesso a dover fronteggiare la concorrenza del colosso Microsoft. Tutti elementi che sembrano rendere plausibili le dichiarazioni dell’anonima fonte interna al team di sviluppo di Android.
Ammesso esistano, non è comunque dato sapere quali siano i precisi termini dell’accordo sul multitouch tra Apple e Google. Secondo numerosi osservatori, si potrebbe trattare di un patto temporaneo e difficilmente sostenibile sul lungo periodo. I costruttori di smartphone equipaggiati con Android difficilmente accetteranno di sottostare a un vincolo che di fatto li obbliga a rinunciare al multitouch, una funzione sempre più richiesta dagli utenti. L’arrivo del nuovo Palm Pre e dei nuovi cellulari con Android potrebbe presto cambiare gli attuali equilibri e il ventilato accordo tra Cupertino e Mountain View.