Una strada portava a RIM, e Nokia ha ammesso di averla tenuta in considerazione. Una strada portava a Google, ma Nokia ha spiegato di averla rifiutata perché non avrebbe garantito il valore a cui il gruppo ambisce. Una strada portava a Microsoft e Nokia l’ha abbracciata con coraggio. Nel momento in cui i riflettori del Mobile World Congress si sono accesi, però, da più parti sono giunti commenti sulla scelta denotando come una verità assoluta non esista e che, al momento, la mossa Nokia ha semplicemente sparigliato le carte. Il che, quando si è in difficoltà, è comunque una scelta saggia per svincolarsi in qualche modo dall’angolo in cui ci si è rinchiusi.
Eric Schmidt a tal proposito è stato schietto nei confronti di Nokia: la scelta WP7, dal punto di vista di Mountain View, è stata sbagliata. Google però non chiude la porta al gruppo finlandese, anzi: il gruppo spiega di aver fatto di tutto per avere Nokia dalla propria parte e la disponibilità rimane immutata. Sembra quasi poter essere un invito in prospettiva: se gli affari con i Nokia Windows Phone non dovessero andare bene, l’opzione Nokia Android sarà una alternativa percorribile sempre e comunque.
Il plauso a Nokia giunge invece da HTC, rivale diretto in ambito WP7, secondo cui l’arrivo di un produttore tanto importante non potrà che portare buone notizie per l’ecosistema Windows Phone. Microsoft del resto l’ha confermato: l’accordo con Nokia non è in alcun modo esclusivo e WP7 rimarrà una opzione libera per qualsiasi produttore. Ed HTC non manifesta indecisione: l’impegno sui Windows Phone rimarrà immutato ed HTC, tra i gruppi più attivi del momento nel settore, terrà volentieri i piedi in due scarpe per non rischiare di rimanere senza solidi appoggi.
Motorola, al contrario, promette fedeltà ad Android e sebbene ci si trinceri dietro un “mai dire mai”, al momento il gruppo esprime sostanziale diffidenza nei confronti del sistema operativo Microsoft. Motorola è ad oggi fortemente sbilanciata in favore di Android, il sistema che ne ha garantita la rinascita dopo le difficoltà degli anni passati, e pertanto le scelte Nokia sono ancora una volta di segno opposto.
Tra favorevoli e contrari, Nokia ha oggi la certezza di aver smosso le acque e di aver dato il via ad una nuova era nel mondo degli smartphone. Saranno mesi duri, nei quali il gruppo dovrà convincere (ed ato-convincersi) della bontà di questa scelta e della effettiva necessità di arrivare ai Nokia Windows Phone come soluzione standard per l’offerta di mercato. Le carte sono sparigliate e si saprà chi ha il settebello soltanto alla fine del giro.
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