La forza dei numeri è ciò che ha fatto grande Google. La forza dei numeri è però forse anche la criptonite di Google. Perchè sono bastati pochi numeri, un calcolo approssimativo ed una ricerca del tutto divulgativa per costringere Google ad una risposta piccata, rapida e precisa. Si parla di inquinamento, lo si misura in CO2. Google risponde nuovamente con i numeri, palesa un confronto con le automobili e pretende di zittire la faccenda.
Numeri. Google dice di produrre molto meno dei 7 grammi di CO2 indicati dalla ricerca, ma al tempo stesso confessa che sì, un piccolo impatto ambientale c’è. Impossibile negare, dopotutto. Al tempo stesso, però, Google mette i propri peccati sul bilancino e dall’altra parte versa kilometri e automobili, dimostrando come sia molto meno inquinante cercare su Google che non in una biblioteca a pochi km da casa.
Sembra quasi una discussione sul sesso degli angeli, ma così non è: il “verde” sarà uno dei temi caldi del futuro, in grado di dire molto del brand di un’azienda. Google scala da tempo questo versante ed ora non può accettare di veder sbriciolato il lavoro portato avanti. Non solo: se del gigante di Mountain View passasse l’idea di un ammasso industriale con mille ciminiere attive, in prospettiva potrebbero esserci ulteriori risvolti polemici. Google vuole invece guardare il bicchiere mezzo pieno: i vantaggi per la cultura, i minori spostamenti necessari, l’immediatezza delle informazioni e, soprattutto, il continuo impegno per lo sviluppo di strutture pulite ed efficienti.
Google inquina. Ma poco, e soprattutto meno di tanti altri. E vuole che lo si sappia.