«Uno dei due nuovi capi del team software di Office in Microsoft ha detto di non temere la concorrenza dei programmi per videoscrittura e di calcolo in Rete di Google, sostenendo che non conquisteranno il grande pubblico di utenti»: l’agenzia Reuters fa riferimento alle parole di Antoine Leblond, il quale in una specifica intervista ha sminuito il ruolo di Google nella sfida al pacchetto Office di Microsoft.
L’idea che emerge da Redmond è quella secondo cui il SaaS (Software as a Service) è una direzione da inseguire ma non una meta, almeno nel breve-medio termine, da raggiungere. Il team di lavoro è suddiviso tra Antoine Leblond e Kurt DelBene, i quali gestiranno parallelamente i due aspetti: il software puro da una parte ed i servizi basati su server dall’altra. Microsoft non intende puntare ancora sul SaaS e ritiene i servizi online più un complemento al software che non un modello che, a se stante, possa imporsi come vincente.
La conferma, peraltro, giunge anche da Google il cui amministratore delegato Eric Schmidt «ha negato le notizie secondo cui la società sarebbe in competizione con Office, precisando che la società si sta concentrando nello sviluppo di applicazioni semplici […] che puntano a una clientela di utenti fidati e piccoli clienti aziendali».