Google si apre ancora di più e lo annuncia alla prima conferenza annuale per sviluppatori della sua storia, il Google I/O, un evento attesissimo nel quale è stato possibile vedere le prime immagini di un telefono con Android e avere dettagli su Google App Engine, lanciato quasi due mesi fa.
Dopo molto parlarne finalmente arrivano immagini e dimostrazioni sulle potenzialità, l’interfaccia e le novità di Android. La dimostrazione si è svolta su touchscreen, ma tutto quanto potrà essere fatto anche con un’interfaccia con trackball in stile BlackBerry. Il telefono utilizzato per la dimostrazione era di marca ignota e non riconoscibile e montava diverse applicazioni, tra le quali si è fatta notare soprattutto una che tramite Street View consente di muoversi nel mondo virtuale di Google in accordo con il movimento del telefono.
Sono seguite poi le immagini di un “unlock screen” personalizzato, un desktop particolare con tanto di dashboard e l’annuncio che il sistema operativo totalmente open source per cellulari al momento non è aperto e non lo sarà prima della seconda metà dell’anno, quando sarà pronta la versione 1.0. Per ora Google preferisce lavorarci in autonomia assieme ad una trentina di partner dal settore mobile.
E’ invece sempre più aperta la piattaforma di sviluppo applicazioni per l’infrastruttura su cui il grande motore di ricerca fa girare i propri servizi web based. Google App Engine, giù usato da una base di 60.000 utenti, aumenta le potenzialità di archiviazione, calcolo e banda offerte gratuitamente fino a poter reggere un massimo mensile di 5 milioni di pagine generate, inizialmente però potranno usufruire della novità solo i primi 150.000 che si sono prenotati per farlo. Avere ancora più potenza è comunque possibile, ma a pagamento. Il sistema di tariffazione applicato non è troppo diverso da quello di Amazon: tra i 10 e i 12 cents per ogni ora di lavoro del processore centrale, tra i 15 e i 18 centesimi per ogni Gb di memoria aggiuntivo, tra gli 11 e i 13 centesimi per ogni Gb di banda in uscita e tra i 9 e gli 11 centesimi per ogni Gb di banda in entrata.
E’ pronto chiaramente anche il Google Web Toolkit 1.5 (verso la fine della prossima settimana) adeguato alle nuove potenzialità e ora con supporto alla versione 5 di Java, che dovrebbe donare maggiore velocità di esecuzione.
Non fanno dunque mistero da Moutain View di voler portare la rete ad avere le medesime potenzialità del desktop computing e a tal proposito Bruce Johnson, engineering manager per GWT, ha dichiarato a Cnet come abbiano notato che: «ormai non è più una questione fare le applicazioni per il browser o per il desktop. Praticamente qualsiasi nuova esaltante applicazione è fatta per l’esecuzione tramite browser. Per molte tipologie di programmi infatti il browser già è diventato migliore del desktop, invece per altre come il video editing siamo molto lontani».