Leggere i numeri di Google+ continua ad essere una impresa ardua per la giovane età del servizio (un solo mese), per i limiti imposti alla crescita dal sistema ad inviti e per tutti gli altri elementi in grado di inquinare il giudizio sul servizio. Tuttavia quel che trapela da una fotografia estemporanea del social network è un trend ancora una volta in chiaroscuro disegnato da numeri stabili in un momento in cui ci si attende maggior crescita; un andamento che è passato dall’esplosione delle prime ore alla relativa staticità.
Il tutto non sublimi in modo estemporaneo in un giudizio sommario: Google+ è oggi vincolato da molti elementi che ne comprimono il potenziale, ne limitano i numeri e ne soffocano la smania di crescita. Il periodo estivo, ad esempio, non favorisce il passaparola; il sistema ad inviti, inoltre, non lascia libero il sistema di crescere. Bocciare a priori Google+ sarebbe insomma sbagliato, anche perché Mountain View ha ancora molte cartucce da sparare. Tuttavia i numeri sono l’unica certezza del momento e l’orizzonte immediato non è probabilmente quello che Mountain View sperava.
Questi alcuni dei rilievi resi noti da Hitwise per gli ultimi sette giorni degli utenti USA Google+:
- il social network ha ricevuto circa 1.79 milioni di utenti contro la stima di 1.80 della settimana precedente (-3% tendenziale);
- il 59% del traffico proviene da altri siti Google (il 37% da Google, il 15.59% da Gmail);
- il 40% del traffico proviene dai motori di ricerca;
- la sessione media dell’utente è pari a 5 minuti e 15 secondi, il 10% in meno rispetto ai 5 minuti e 50 secondi della settimana antecedente;
- il 59% delle visite è di sesso maschile (+4%);
- il 33% dei visitatori nelle ultime 4 settimane è nella fascia di età 25-34 anni
Commentando i numeri sulle pagine di The Next Web, Google ha ricordato come tali cifre non siano del tutto accurate poiché non valutano la dimensione mobile del network (tuttavia ancora limitata), non tracciano la quantità totale del traffico (ma la parte andata perduta pare poco influente) e non considerano la barra nera di Google+ da cui l’utente può compiere alcune prime elementari azioni sul social network pur senza accedervi (e dunque non facendo registrare la propria attività).
Google ha spiegato inoltre che presto diramerà i propri dati ufficiali sull’andamento del social network, ma attenderà prima che il traffico vada normalizzandosi dopo il forte exploit dei primi giorni e l’improvvisa delineata battuta d’arresto successiva.