Da oggi Google porterà online un altro pezzo di quel mondo di informazioni che il motore si prefigge di mettere a disposizione dell’utenza. L’ultima trovata del gruppo di Mountain View è il Google Patent Search, un motore verticale dedicato all’immenso archivio dei brevetti registrati negli Stati Uniti.
Fig.1 – Google Patent Search
L’homepage (fig.1) suggerisce due diversi approcci alle informazioni indicizzate. Da una parte v’è il tradizionale modulo in cui comporre le proprie query (per accedere in modo puntuale ai risultati più rilevanti relativamente a quanto desiderato), dall’altra v’è la proposta di alcune immagini ed alcuni link a brevetti casualmente scelti all’interno dell’archivio. Quest’ultimo approccio è poco utile quanto decisamente simpatico, con alcune raffigurazioni quantomeno originali provenienti direttamente dalle descrizioni dei brevetti depositati (ed in comparsa casuale ad ogni caricamento della homepage).
Bisogna sapere, infatti, che anche l’intimo, le chitarre e la retina per capelli sono tutelate da specifico brevetto. Per non parlare del parrucchino, della macchina per i pop-corn e delle lenti a contatto.
Il servizio si completa con un “Advanced Patent Search” grazie al quale cercare più approfonditamente nell’indice USPTO (United States Patent and Trademark Office) partendo da altri parametri quali il nome dell’inventore originario, il titolo o il numero del brevetto.