A poche ore dall’insediamento di Larry Page nel ruolo di nuovo CEO di Google, il gruppo perde già un pezzo. Si tratta di Jonathan Rosenberg, “Senior Vice President, Product Management” ed uno degli elementi di spicco del management di Mountain View, il quale rimarrà al suo posto ancora per alcuni mesi prima di lasciare spazio a colui il quale sarà scelto da Page per la successione.
Rosenberg ha confidato la propria decisione in una intervista, dalla quale non sembra però trapelare alcun apparente screzio con il nuovo CEO. Semplicemente Larry Page avrebbe chiesto al team attuale un impegno di lunga durata, promettendo fedeltà al gruppo per molti anni al fine di dar vita ad una squadra che possa lavorare nel lungo periodo senza instabilità alcuna: Rosenberg non se la sarebbe sentita di dare tale impegno ed avrebbe scelto pertanto di fare un passo indietro e lasciare che Page potesse scegliere un’altra figura sostitutiva nel giro di qualche mese.
La figura di Jonathan Rosenberg era (ed è tutt’ora) particolarmente importante nel quadro dirigenziale del gruppo. Sotto la sua responsabilità sono stati infatti forgiati i team di sviluppo di alcuni dei più importanti prodotti (da Chrome ad Android) e sotto la sua diretta supervisione vengono plasmate e migliorate le nuove creazioni. Fa capo direttamente a Rosenberg la qualità dell’esperienza utente sui prodotti Google, il che ben esplica la bontà del lavoro portato avanti fino ad oggi.
Non è chiaro se il caso Rosenberg possa essere una parentesi o se non sia invece l’inizio di una serie di abbandoni. In questa fase Larry Page ha avanzato le proprie regole ed il management le sta vagliando per valutare le singole posizioni nel contesto del nuovo quadro che va formandosi. La ristrutturazione è in atto, insomma, ed è normale che qualche tassello andrà a perdersi sostituito da nuove figure che il nuovo CEO vorrà mettere al proprio fianco nel dirigere i lavori quotidiani.
Rosenberg si prenderà ora una piccola pausa dal lavoro per poi tornare in Google con ruolo di consulenza. Ma nel suo futuro c’è già un nuovo programma: un libro a quattro mani, co-firmato da Jonathan Rosenberg ed Eric Schmidt, relativo alla cultura manageriale coltivata al Googleplex. Per certi versi, alla luce dei due firmatari, il libro sembra quasi essere una sorta di manifesto che la coppia lascia in eredità al gruppo, a testimonianza del lavoro compiuto e per fotografare i meriti che si celano dietro alla bontà di ogni singolo prodotto giunto sul mercato. Rosenberg e Schmidt fanno ora un passo indietro e di qui in poi la responsabilità passa nelle mani di altri. Larry Page in primis.