Google Pixel 4, massima luminosità solo con root

La massima luminosità dello schermo (610 nit) dei Google Pixel 4 può essere impostata solo tramite root e l'attivazione della modalità High Brightness.
Google Pixel 4, massima luminosità solo con root
La massima luminosità dello schermo (610 nit) dei Google Pixel 4 può essere impostata solo tramite root e l'attivazione della modalità High Brightness.

I nuovi Google Pixel 4 non sono privi di difetti. Il problema della frequenza del display è stato risolto con l’aggiornamento di novembre, ma gli esperti di XDA Developers hanno scoperto un altro difetto: il massimo livello di luminosità è troppo basso. La soluzione richiede il rooting degli smartphone.

Entrambi i Pixel 4 hanno un display OLED di alta qualità. Stranamente però non è molto leggibile sotto la luce del Sole. XDA Developers ha infatti scoperto che, impostando la luminosità dello schermo al 100%, si raggiunge una luminanza massima di 450 nit, un valore decisamente inferiore non solo a quello dei top di gamma concorrenti, ma anche rispetto a molti smartphone più economici. Non è chiaro il motivo che ha spinto Google a limitare la luminosità del display. Il massimo valore (610 nit) viene impostato solo durante la riproduzione di video HDR.

Al momento, l’unico modo per incrementare la luminosità è attivare il parametro High Brightness Mode nel kernel di Android attraverso il root. Oltre che rischiosa e indirizzata ad utenti esperti, la procedura di rooting (con il tool Magisk) cancella le app installate e tutti i file memorizzati sullo smartphone. Dopo aver ottenuto l’accesso root è possibile attivare la modalità con questi comandi:

  • su
  • echo on >> /sys/class/backlight/panel0-backlight/hbm_mode

Il valore di 610 nit viene impostato solo con la luminosità dello schermo al 100%. Ovviamente ciò comporterà un maggior consumo della batteria. Dato che High Brightness Mode viene disattivato quando lo schermo è spento è necessario utilizzare un tool come Tasker per automatizzare l’attivazione. Si spera che Google possa offrire una soluzione più semplice, eventualmente tramite un aggiornamento software.

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