Google Pixel 7 e 7 Pro: spuntano i primi dettagli in rete

Cosa aspettarci dai nuovi Google Pixel 7 e 7 Pro? Facciamo il punto con le nuove indiscrezioni emerse in rete in queste ore.
Google Pixel 7 e 7 Pro: spuntano i primi dettagli in rete
Cosa aspettarci dai nuovi Google Pixel 7 e 7 Pro? Facciamo il punto con le nuove indiscrezioni emerse in rete in queste ore.

Poche ore fa abbiamo appreso i primi dettagli relativi ai prossimi telefoni Pixel 7 e Pixel 7 Pro di Google, che, se l’azienda si attiene ai suoi soliti piani, dovrebbero diventare ufficiali solo ad ottobre. Eppure, eccoci a febbraio con alcuni pezzi del puzzle già in vista. Cosa aspettarci?

Google Pixel 7 e 7 Pro: facciamo il punto

Ad ogni modo, secondo un nuovo rapporto, il duo Pixel 7 utilizzerà un chipset Tensor di seconda generazione con un Exynos Modem 5300 prodotto da Samsung per la connettività.

Secondo quanto riferito, i nomi in codice di Pixel 7 e Pixel 7 Pro sono Cheetah e Panther, il che è interessante perché fino a prima della generazione di Pixel 6 Google utilizzava solo nomi in codice relativi a pesci o di altra fauna vita marina. Di fatto, il 6 e il 6 Pro erano Oriole e Raven, e a quanto pare la nomenclatura aviaria continua con il Pixel 6a non ancora annunciato che dovrebbe chiamarsi (nome in codice) Bluejay. E ora invece, ci occupiamo di temi felini, a quanto pare.

Quindi sembra che Google stia ora cambiando il suo schema di nomi in codice per Pixel con ogni generazione, fino a quando non esaurirà gli animali, presumibilmente. Ma tranquilli… potrebbe volerci un po’, d’altro canto.

L’ultima informazione che è uscita oggi ha a che fare con un terzo nome in codice Pixel collegato all’Exynos Modem 5300, che è Corvonero (no, non quello di Harry Potter…).

Ora, anche se questo potrebbe essere un riferimento a Hogwarts, non sappiamo nulla e non pensiamo che centri il maghetto londinese in questa storia.

L’anno scorso, quando il primo Tensor era in fase di sviluppo, Google lo ha testato internamente sostituendo lo Snapdragon 765 in alcune unità Pixel 5 con il Tensor. Questi modelli sono stati quindi denominati in codice Whitefin, un mashup che includeva “white” da “Whitechapel”, il nome in codice del progetto Tensor, e “fin” per “Redfin”, il nome in codice di Pixel 5.

Ovviamente c’è ancora un sacco di tempo prima del lancio ufficiale della generazione 2022 dei top di gamma di casa Google: voi cosa vi aspettate? Fatecelo sapere.

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