Mancano meno di due settimane all’annuncio dei nuovi smartphone Google prodotti da HTC, di cui sono già note molte caratteristiche e i probabili prezzi. Ma gli utenti più smanettoni avranno una sgradita sorpresa: gli esperti di XDA Developers hanno infatti scoperto che il rooting dei due Pixel sarà quasi impossibile, almeno con i metodi attuali.
In seguito alla crescente diffusione di exploit che sfruttano le vulnerabilità di Android, l’azienda di Mountain View ha deciso di migliorare la sicurezza del sistema operativo e indirettamente di complicare la vita agli utenti che eseguono il rooting dei dispositivi per installare ROM custom. Prima dell’introduzione di Marshmallow era possibile effettuare l’operazione con diversi metodi, uno dei quali richiedeva un semplice click. In Android 6.0 è stata implementata la verifica dell’integrità della partizione /system al boot, denominata “Device Mapper Verity” (dm-verity). Se viene eseguito il rooting, lo smartphone diventa il classico brick.
L’unica soluzione possibile viene chiamata “systemless root“. Invece della partizione /system viene modificata la ramdisk e si ottiene lo stesso risultato. Purtroppo in Android 7.0 Nougat, ovvero la versione che verrà installata sui Pixel, la ramdisk è stata spostata nella partizione /system. Ciò significa che il rooting non è più possibile con il metodo “systemless”.
Dato che la protezione è implementata a livello di kernel sarebbe possibile ottenere l’accesso root, modificando il kernel. Questa soluzione è tuttavia molto complessa e, tra l’altro, implica la disattivazione degli aggiornamenti OTA. Non è escluso però che gli sviluppatori trovino altri metodi per effettuare il rooting.