Che l’ecosistema Android sia in costante crescita è un dato di fatto, sotto gli occhi di tutti. Basta prendere in considerazione l’aumento nel numero di dispositivi attivati ad esempio, o il fatto che anche un produttore come Nokia abbia scelto di puntare su una piattaforma derivata da quella del robottino verde, come conferma la presentazione odierna dello smartphone X2. A spiegare in termini numerici il fenomeno ci pensa il team di App Annie, con la pubblicazione di un nuovo rapporto.
L’analisi mette in luce l’impennata dei download effettuati da Google Play, cresciuti del 50% dal primo trimestre 2013 allo stesso periodo di quest’anno (come testimonia il grafico allegato di seguito). Il volume di applicazioni disponibili sullo store, dopo aver tagliato il traguardo di un milione nel luglio dello scorso anno, ha ormai superato quota 1,5 milioni. Le due tendenze sono dunque legate a doppio filo, con una crescita proporzionale tra il numero di app e quello delle installazioni su smartphone e tablet. Un dato incoraggiante per gli sviluppatori è quello che riguarda i profitti generati, pari al 240% rispetto ai primi tre mesi dello scorso anno, a dimostrazione di come gli utenti Android siano sempre più disposti a mettere mano al portafogli per l’acquisto di contenuti aggiuntivi o versioni premium dei software.
Dal punto di vista geografico, gli Stati Uniti sono il territorio che genera il maggior numero di download (+20% in un anno), seguiti dal Brasile in forte crescita (+160%), dalla Russia (+90%), dalla Corea del Sud (stabile negli ultimi dodici mesi) e infine dall’India (+50%). I profitti maggiori provengono invece dal Giappone (+140%), dagli USA (+160%), dalla Corea del Sud (+90%), dalla Germania (+250%) e dal Regno Unito (+140%).
Sono sempre i giochi a portare la fetta più grande dei guadagni nelle tasche di chi sviluppa, soprattutto quelli offerti con la formula freemium, studiati dunque per spingere gli utenti a mettere mano al portafogli attraverso l’ormai consolidata pratica degli acquisti in-app. In forte crescita anche le categorie delle applicazioni social, per la comunicazione e le utilità di sistema.