Una vera e propria ecatombe di servizi quella che sta caratterizzando la recente policy di Google, che dopo la chiusura del poco fortunato social network Google+ e dell’email alternativa Inbox vede ora la cancellazione del portale degli artisti di Google Play Music.
Attenzione, non verrà cancellato l’intero servizio Google Play Music ma solamente l’Artist Hub, ovvero una piattaforma che permette agli artisti indipendenti di caricare e vendere la propria musica su Google Play Store e su Google Play Music.
Alla stregua dello Spotify for Artists, gli utenti possono anche tenere traccia delle loro opere e ricevere i pagamenti delle royalty. Senza particolare clamore, Google ha spiegato che la chiusura dell’Artisti Hub è una inevitabile conseguenza della nascita di YouTube Music, servizio di streaming musicale nato il 12 novembre 2015 e arrivato in Italia solo a giugno 2018.
Quando la cancellazione del portale degli artisti su Google Play Music? Il servizio verrà chiuso il 30 aprile, giorno a partire dal quale i cantanti non saranno più in grado di utilizzare il servizio per caricare o modificare le proprie canzoni. Come alternativa, Google esorta gli utenti a “diventare un artista su YouTube, qualora non lo fossi già”.
Questa l’email che avvisa gli artisti della sospensione del servizio:
Con il lancio di YouTube Music lo scorso anno, alla fine prevediamo di sostituire Google Play Music con YouTube Music. In attesa di questo cambiamento, stiamo chiudendo l’Artist Hub.
Insomma, come si evince dal messaggio di bigG la cancellazione dell’Artist Hub è solo il primo passaggio di un cambiamento più ampio che prevede, in un futuro (probabilmente nemmeno troppo lontano), la fusione tra i due servizi musicali di Google YouTube Music e Google Play Music.