È di nuovo tempo di aggiornamenti per le applicazioni ufficiali di bigG dedicate ai dispositivi Android. L’update più importante di oggi riguarda Google Play Music, software dedicato alla riproduzione dei brani musicali salvati sui server cloud, caricati dal computer dell’utente oppure acquistati sulle pagine del Play Store. Il codice dell’app è stato modificato in modo utilizzare meno traffico dati per lo streaming, una novità che di certo farà piacere a chi è solito ascoltare gli album in movimento, connesso a network mobile.
Dal changelog ufficiale si apprende anche che la versione 5.0.1052J rende più veloci i download tramite l’opzione “Conserva sul dispositivo”, migliora la qualità della ricerca e introduce nuove impostazioni dedicate proprio alla banda richiesta in mobilità. Le novità però non finiscono qui: da un’analisi approfondita dell’APK, la redazione di Android Police ha scoperto qualcosa di piuttosto interessante, ovvero riferimenti piuttosto espliciti a un’ormai imminente integrazione di YouTube nel servizio. La porzione di codice è quella riportata di seguito, nella quale si può leggere chiaramente “Trova i video relativi a questo brano”.
<string name=”finding_videos_for_track”>Finding related videos for the track</string>
<string name=”no_videos_for_track”>No videos found for the track.</string>
<string name=”youtube_video_details_hd”>%1$s | %2$,d views | HD</string>
<string name=”youtube_video_details_nonhd”>%1$s | %2$,d views</string>
<string name=”youtube_video_duration_hms”>%1$02d:%2$02d:%3$02d</string>
<string name=”youtube_video_duration_ms”>%1$02d:%2$02d</string>
<string name=”menu_find_video”>Find video</string>
Con tutta probabilità dunque, direttamente all’interno dell’app Google Play Music, sarà possibile cercare le clip delle singole canzoni e visualizzarle sul display di smartphone e tablet, in streaming da YouTube, scegliendo tra le differenti versioni disponibili e impostando la risoluzione consentita dalla connessione utilizzata. Un’opzione in più offerta agli utenti, anche in considerazione degli annunci di Apple in merito ad iTunes Radio, servizio che andrà a scontrarsi direttamente con quello di bigG, oltre che con le alternative offerte da Spotify, Deezer, Rdio, Napster, Grooveshark, Pandora e tutti gli altri protagonisti di un settore in continua crescita.