L’investimento economico messo sul piatto da bigG per l’acquisizione di Songza, ufficializzata nell’estate scorsa, ha dimostrato l’intenzione di migliorare la piattaforma Google Play Music con l’inclusione di playlist create su misura. La tecnologia ha fatto il suo debutto nel mese di ottobre sul territorio statunitense e oggi arriva anche nel Regno Unito, facendo ben sperare per un suo futuro esordio in Italia.
La funzionalità permette agli utenti di ascoltare in qualsiasi momento elenchi di brani in base all’attività che stanno svolgendo, ad esempio ideali per il lavoro o per lo studio, per l’attività fisica o se ci si vuole rilassare. Inoltre, le playlist sono suggerite automaticamente dal sistema a seconda del giorno della settimana e dell’orario: ad esempio, il sabato sera Play Music suggerisce brani per una festa, mentre al lunedì mattina una serie di canzoni utili per affrontare al meglio la settimana lavorativa appena iniziata. Disponendo dell’abbonamento alla formula Unlimited (a pagamento), inoltre, gli utenti possono anche scaricare i pezzi sul proprio dispositivo mobile per ascoltarli in modalità offline.
Si ricorda che il prezzo della sottoscrizione (9,99 euro al mese, 7,99 euro per chi si è abbonato al lancio) include anche l’accesso a tutte le funzionalità del servizio YouTube Music Key lanciato di recente dal gruppo di Mountain View. Questo permette di vedere in streaming i video delle canzoni laddove disponibili, senza alcuna interruzione pubblicitaria come invece avviene effettuando l’accesso gratuito alla piattaforma. Tornando a Songza, di seguito la dichiarazione rilasciata oggi dall’ex CEO e co-fondatore Elias Roman sulle pagine di TechCrunch, in merito al passaggio in Google.
Non pensavamo potesse esserci un altro posto capace di realizzare le cose in questo modo e così velocemente.