In seguito al successo iniziale, Google+ sembra aver frenato la propria crescita. Lo dimostra un recente studio sul traffico generato dal social network, ma ancora di più una critica giunta in modo del tutto inaspettato proprio da uno degli ingegneri al lavoro sulla piattaforma. Steve Yegge ha infatti pubblicato nelle giornata di ieri un intervento critico sul progetto e, più in generale, sulla società di Mountain View. Il post è stato per sbaglio reso pubblico per pochi minuti, sufficienti a causarne l’immediata diffusione sul Web.
Secondo Yegge, bigG sta fallendo nuovamente nel tentativo di proporre un’alternativa valida alle realtà che oggi dominano il panorama social, Facebook su tutte, ripetendo gli stessi errori commessi in passato con Orkut e Buzz. Alla base di questa riflessione, giunta da chi ha seguito la nascita del network dall’interno, l’eccessiva fretta da parte di Google nell’inseguire il successo del concorrente, trascurando così l’implementazione di funzionalità soddisfacenti destinate a utenti e programmatori in favore di un lancio in tempi brevi.
In sintesi, G+ non farebbe altro che percorrere il solco tracciato dalla creatura di Mark Zuckerberg, ma con anni di ritardo e senza di fatto offrire nulla di innovativo. Se a Mountain View sceglieranno di continuare in questa direzione, prosegue il giovane ingegnere, il progetto ha ben poche possibilità di incontrare le aspettative dell’azienda.
I margini di miglioramento comunque esistono, secondo Yegge, che nelle ore successive è tornato a commentare questa involontaria “fuga di opinioni”, confermando il suo punto di vista sul progetto e spiegando come la gaffe sia da attribuire a un errore nella gestione delle cerchie.