È stata accolta dai giudici la richiesta posta dagli avvocati dei quattro dirigenti di Google, attualmente impegnati in un processo al Palazzo di Giustizia di Milano a causa di una recente spiacevole situazione venutasi a creare qualche mese fa per un video pubblicato tra le pagine di Google Video.
Si tratta della vicenda del ragazzo disabile filmato mentre alcuni suoi compagni di scuola (di un Istituto Tecnico di Torino) lo insultavano e lo picchiavano. Qualche mese fa il padre aveva querelato Google ma ha preferito in seguito ritirare la denuncia.
Il processo comunque è continuato, perché si sono costituiti parte civile il Comune di Milano, una donna che lamenta il cattivo utilizzo delle pagine di Google che contenevano dati in violazione della sua privacy per una situazione che l’ha riguardata precedentemente e l’associazione Vividown.
Anche a causa dei numerosi giornalisti presenti in aula (perfino di testate straniere prestigiose come il New York Times e il Wall Street Journal) i giudici hanno deciso di accogliere la proposta della difesa di svolgere il processo a porte chiuse.
Il processo comunque è stato rimandato al 29 settembre per l’assenza della deposizione di un ingegnere statunitense che doveva essere presente al processo ma che non è potuto essere a Milano a causa di problemi di salute.