Project Shield, il servizio di Google che da circa tre anni protegge alcuni siti web contro gli attacchi DDoS, è ora disponibile per ogni sito di news. Anche se il tool può essere utilizzato dalle grandi aziende, l’obiettivo di Google è fornire uno strumento gratuito ai piccoli siti che non dispongono delle risorse economiche e tecniche per implementare le infrastrutture necessarie per combattere questa tipologia di attacco informatico.
Il DDoS (Distribuited Denial of Service) viene sfruttato per rallentare o mandare offline il server che ospita un sito web attraverso un numero molto elevato di accessi in contemporanea. Nel corso degli anni è aumentata esponenzialmente la diffusione di questo tipo di attacco, soprattutto nei paesi in cui viene ostacolata la libertà di espressione. Molti governi autoritari usano i DDoS come mezzo di censura per bloccare la pubblicazione di informazioni non gradite. La Digital Map Attack, realizzata da Google e Arbor Networks, mostra in tempo reale gli attacchi in corso.
Project Shield, sviluppato da Google Ideas (oggi Jigsaw), è ora aperto a tutti i siti di news indipendenti che non appartengono a governi o partiti politici. I gestori dei siti devono apportare alcune modifiche alla configurazione, in modo da redirezionare il traffico verso un server Google. In pratica, il servizio funziona come un “reverse proxy” che blocca il traffico in eccesso e alleggerisce il carico sui computer del sito web.
Per funzionare correttamente, Project Shield deve avere accesso ai dati dei visitatori. Google sottolinea però che non ci sono pericoli per la privacy: i dati vengono collezionati in forma aggregata per una massimo di due settimane e non sono utilizzati a scopo pubblicitario.