Google, Project Shield ora protegge i politici

Google estende Project Shield a tutte le organizzazioni politiche, le quali potranno contare di una protezione gratuita contro gli attacchi DDoS.
Google, Project Shield ora protegge i politici
Google estende Project Shield a tutte le organizzazioni politiche, le quali potranno contare di una protezione gratuita contro gli attacchi DDoS.

Mentre le elezioni di medio termine si avvicinano negli Stati Uniti (9 novembre) e dopo quanto accaduto nel 2016 a causa degli attacchi russi, Google ha appena annunciato che qualsiasi organizzazione politica ufficiale può ottenere protezione gratuita dagli attacchi DDoS (Distributed Denial of Service) tramite l’infrastruttura di Google. In altre parole, Project Shield sta ampliando la sua portata per tutelare campagne politiche, candidati e comitati di azione politica.

Project Shield è un prodotto di Jigsaw, in precedenza Google Ideas, dedicato alla protezione della libertà di espressione e all’accesso alle informazioni reali, che è stato a lungo fornito a giornalisti, attivisti e a corpi elettorali. Adesso sarà dunque esteso a tutte le organizzazioni politiche registrate negli Stati Uniti – anche se sarà aperto pure a livello globale in seguito – a prescindere dalle loro idee politiche, dunque anche a quelle estremiste. Tutto ciò che dovranno fare è registrarsi sul sito Web realizzato per tale progetto: dopo averlo fatto e configurato, il sito dell’organizzazione politica sarà dunque protetto dagli attacchi digitali DDoS, compresi quelli di livello 3/4 e 7. Il tutto, in via gratuita.

Project Shield non sarà disponibile solo per le principali organizzazioni politiche, ma anche per proteggere le elezioni locali: «ci sono decine di migliaia di candidati in tutto il paese alle elezioni locali, per consigli scolastici, consigli comunali», ha detto George Conard, product manager di Project Shield. «Possono non essere consapevoli delle minacce o avere le risorse per difendersi, vogliamo essere sicuri che tutti siano protetti, non solo quelli con risorse finanziarie».

Chiaramente, tutti i siti delle organizzazioni politiche dovranno conformarsi ai contenuti e alle norme di condotta di Google: oltre alle attività criminali e alla promozione di comportamenti simili, la compagnia californiana bandisce l’incitamento all’odio, ovvero qualsiasi cosa che «che promuova o condanni la violenza contro individui o gruppi in base a razza o origine etnica, religione, disabilità, sesso, età, nazionalità, stato di veterano o orientamento sessuale / identità di genere, o il cui scopo principale sta incitando all’odio sulla base di queste caratteristiche fondamentali».

La mossa fa parte dell’iniziativa Google Protect Your Election, istituita con l’obiettivo di proteggere i siti di monitoraggio delle elezioni, le organizzazioni giornalistiche e i singoli giornalisti. Si ricorda in tal senso che la notte delle elezioni primarie a maggio, i residenti nella contea di Knox, nel Tennessee (Stati Uniti), non hanno saputo dire chi stava vincendo: hacker avevano violato il sito web per il monitoraggio delle elezioni nella contea, causando un crollo della pagina proprio mentre i sondaggi stavano volgendo al termine. Dopo un’indagine condotta per capire cosa fosse successo, è stato scoperto che si era trattato di un attacco DDoS distribuito. Ed è proprio il genere di attacchi che Project Shield – di proprietà Alphabet – vuole prevenire, soprattutto ora che il giorno delle elezioni negli USA si avvicina.

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