Groupon potrebbe aver terminato la ricerca di nuovi fondi, fondamentali per portare avanti quello che può essere considerato a livello globale il più importante portale per l’acquisto collettivo di beni e servizi. Una fonte non meglio identificata ha infatti informato la redazione di VatorNews di un accordo tra Groupon e Google, per l’acquisizione dell’intero progetto.
La cifra versata dal colosso di Mountain View sarebbe pari a 2,5 miliardi di dollari, con un passaggio di testimone che garantirebbe a Groupon di sopravvivere e rilanciare grazie alle forti spalle di “Big G”. Tale cifra non si discosterebbe molto da quella che è stata l’ultima valutazione di Groupon, che ha raggiunto quota 3 miliardi di dollari. Quelli di Google, peraltro, non sarebbero nemmeno i primi occhi a posarsi sul marchio che ha fatto la sua fortuna sugli acquisti in salsa social.
Già nei mesi scorsi diverse voci ipotizzavano una possibile cessione del gruppo, con nomi come Yahoo ed eBay alla finestra pronti a cogliere ogni possibile segnale. Ma i vertici societari hanno più volte ribadito la volontà di voler continuare ad essere autonomi, senza vincolarsi ad alcuna azienda che ne andrebbe a controllare lo sviluppo ed ogni decisione. Se le voci di un’acquisizione da parte di Google dovessero rivelarsi fondate, dunque, verrebbe a cadere la presa di posizione dei mesi scorsi, forse a seguito della presa di coscienza della necessità di ottenere importanti investimenti per poter puntare davvero in alto.
Con oltre 20 milioni di iscritti sparsi nei 29 paesi in cui è attivo, Groupon rappresenta uno dei più interessanti fenomeni legati allo shopping Web degli ultimi anni. Il principio ispiratore dell’intero progetto è quello dell’acquisto di massa, raccogliendo prima le potenziali domande in merito a determinati prodotti e quindi proponendo offerte collettive a prezzo di favore. Groupon è un’idea che ha cambiato le carte in tavola nel mondo degli acquisti online e che ha creato un nuovo paradigma sempre più apprezzato dagli utenti, come conferma anche la continua nascita di siti Web che puntano a clonarne l’impronta.
Il trasferimento del marchio in quel di Mountain View può fornire al progetto una marcia in più sulla base dell’indiscusso dominio nel mondo di Internet del colosso delle ricerche: i grandi numeri potrebbero fluire sul sito rendendo sempre più “social” e sempre più vantaggiose le offerte disponibili.