Il Google Public DNS lanciato nel dicembre 2009 è riuscito a imporsi nell’arco di due anni e ad esser utilizzato in modo massiccio dai navigatori. Il gruppo di Mountain View ha infatti annunciato che il servizio in questione gestisce oggi oltre 70 miliardi di richieste al giorno, con il 70% del traffico che proviene dai paesi al di fuori degli Stati Uniti.
Trattasi di un servizio gratuito globale di risoluzione DNS (Domain Name System), che è possibile utilizzare in alternativa al provider di un utente. Funziona mappando numericamente gli indirizzi IPv4 a 32 bit e IPv6 a 128 bit. Jeremy K. Chen, ingegnere tra le fila di Google, paragona i DNS a una rubrica per Internet, spiegando che se un utente dovesse cercare centinaia di migliaia di numeri di telefono ogni giorno sarebbe necessario avere una directory veloce, sicura e che sia assolutamente corretta: è quello a cui Google Public DNS provvede per decine di milioni di persone.
Il raggiungimento di quota 70 miliardi di richieste al giorno fa si che Google Public DNS sia oggi il più grande servizio pubblico di questo tipo al mondo. Il gruppo ha comunque sottolineato che l’obiettivo da raggiungere è quello di rendere Internet più veloce, più sicuro e meglio organizzato. Il servizio è dunque diventato molto popolare oggi, soprattutto tra gli utenti al di fuori degli Stati Uniti.
Come dichiarato nel report diffuso dall’azienda, circa il 70% del traffico sul servizio proviene dal di fuori degli USA, soprattutto Sud America ed Europa, con una presenza che si sta rafforzando in Asia. Google Public DNS è stato poi esteso negli ultimi mesi anche in Australia, India, Giappone e Nigeria.