Google punta ad uno standard per il Web 3D

Google rilascia attraverso il suo laboratorio un plugin sperimentale in grado di aggiungere la terza dimensione alla classica navigazione sul Web. Obiettivo del team Google è creare uno standard 3D aperto per il web, compatibile con tutti i browser
Google punta ad uno standard per il Web 3D
Google rilascia attraverso il suo laboratorio un plugin sperimentale in grado di aggiungere la terza dimensione alla classica navigazione sul Web. Obiettivo del team Google è creare uno standard 3D aperto per il web, compatibile con tutti i browser

Direttamente dai laboratori Google arriva O3D, un plug-in open source destinato a tutti i principali browser sul mercato e pensato per aggiungere la terza dimensione alla classica navigazione sul Web. Una scommessa portata avanti anche da Mozilla, che ha di recente annunciato lo sviluppo di un acceleratore 3D da aggiungere a Firefox come plugin e da integrare successivamente nel cuore del programma, ma che nel caso di Google presenta un approccio alquanto differente; a Mountain View si cerca infatti di creare una soluzione standard per il Web 3D del futuro, senza distinzione di piattaforma e browser. Un percorso ancora lungo, visto lo stato primordiale al quale è ancora ferma tale tecnologia e che non esclude, nel corso della sua evoluzione, una convergenza tra le soluzioni proposte da entrambe le società.

Il plugin realizzato da Google rappresenta di per sé una API in grado di facilitare lo sviluppo di contenuti 3D da visualizzare all’interno di un comune browser, aggiungendo inoltre, grazie all’utilizzo del linguaggio JavaScript, un elevato livello di interazione. O3D sfrutta pienamente l’accelerazione 3D offerta dalle moderne schede grafiche, con il pieno supporto agli effetti shader, il tutto ottenuto grazie allo standard 3D OpenGL.

Secondo il parere di Henry Bridge e Matt Papakipos, rispettivamente engineering director e product manager a Google, il progetto avrebbe primariamente lo scopo di rendere l’informazione ancora più fruibile e accessibile, il che potrebbe in un prossimo futuro portare all’interno dei nostri browser prodotti come Google Earth e SketchUp. Non esistono infatti virtualmente limiti alle nuove possibilità che la terza dimensione potrebbe offrire al nostro modo di intendere la navigazione sul Web, anche se il processo di standardizzazione potrebbe richiedere diversi anni, durante i quali le API sottostanti potrebbero subire sostanziali mutamenti a seconda del feedback ricevuto dalla comunità di sviluppo. Google non intende considerare il lavoro intrapreso dal team di Mozilla come un potenziale concorrente da battere sul tempo, tutt’altro. I due progetti potrebbero con il tempo rivelarsi utili l’un l’altro e forse, in un prossimo futuro, convergere, lasciando spazio ad un vero e proprio standard aperto e maturo.

O3D viene distribuito sotto licenza open source BSD, permettendo il tale modo a sviluppatori di terze parti di studiare, modificare e redistribuire il prodotto senza alcun vincolo. Come nel caso del prodotto sviluppato da Mozilla, i lavori sono stati avviati in cooperazione con il Khronos Group, organizzazione dietro allo sviluppo dello standard OpenGL, la quale non manca di incoraggiare i diversi sviluppatori e distributori ad offrire il loro contributo. O3D è attualmente disponibile per le piattaforme Windows, Mac e Linux ed è compatibile con i browser Internet Explorer, Firefox, Safari e Chrome.

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