Croce e delizia dell’attuale generazione di smartphone, il notch è una caratteristica con la quale (piaccia o meno) dovremo fare i conti ancora per diverso tempo. Lo sa bene Google, che con la quinta Developer Preview del sistema operativo Android P appena rilasciata ufficializza alcune linee guida che gli sviluppatori impegnati nella realizzazione delle app e i produttori saranno tenuti a seguire qualora vogliano mettere in commercio un dispositivo dotato della tanto chiacchierata “tacca”.
Per quanto riguarda gli sviluppatori, l’obiettivo dichiarato è quello di offrire un’esperienza coerente agli utenti, indipendentemente dalla tipologia di dispositivo impiegato, dalle proporzioni dello schermo e dalla conformazione del notch. Il gruppo di Mountain View ha intenzione di trasformare la porzione che ospita la fotocamera frontale, i sensori e l’altoparlante in una feature, sfruttando al meglio lo spazio circostante durante l’esecuzione delle applicazioni, dei giochi e mentre viene effettuata la riproduzione dei contenuti multimediali. Ecco quanto si legge sulle pagine del blog ufficiale.
Questi incredibili display rappresentano una grande opportunità per voi e per mostrare al meglio le vostre applicazioni. È più importante che mai assicurarsi che le app forniscano un’esperienza coerente sui vari dispositivi con uno o più cutout così come su quelli dotati di uno schermo con proporzioni 18:9 o ancora più ampie.
Nel suo intervento, Google afferma inoltre di aver collaborato con i partner OEM per assicurarsi che nessun produttore integri più di un notch per ogni lato del dispositivo e non più di due sull’intera facciata. A tal proposito, si ricorda il particolare concept dello smartphone ZTE Iceberg presentato nel mese di aprile, con una “tacca” superiore e una inferiore.