Google Related: è questo il nome attribuito all’ultima novità scovata tra gli esperimenti del team Google (una prima anticipazione su Edit). La scoperta va attribuita a Daniel Neamu il quale ha segnalato il tutto sul suo blog personale e la cui deduzione è partita da una nota comparsa alcune settimane prima sul blog di ZDNet (in cui si segnalava l’apparizione di una anonima voce “related” all’interno del file robots.txt di Google).
Google Related consiste in un piccolo Javascript che, apposto all’interno di una pagina web, permette di suggerire all’utente link correlati sulla base dei contenuti della pagina stessa. Come è possibile evincere dall’esempio, i suggerimenti riguardano ricerche, pagine web e news:
Al momento il codice non risulta essere funzionante ovunque, dunque evidentemente il servizio è ancora bloccato in attesa di un lancio ufficiale dopo la fase di beta test. All’apparenza il tutto consta in un semplice gadget per utenti che mettono mano al codice (l’inserimento in un qualsiasi sito è estremamente semplice: sistema adatto, dunque, a qualunque newbie in grado di comporre una pagina web) ed al momento non presenta opzioni aggiuntive quali la comparsa di pubblicità contestuali.
Nelle ultime ore Google aveva già presentato la curiosa estensione dei propri servizi di mappe alla superficie di Marte e, dopo giorni di continuo calo, il titolo sembra voler recuperare poco meno di un punto percentuale nel mercato after-hour respingendo momentaneamente le minacce provenienti dalle prospettive Microsoft per il proprio AdCenter. Anzi, secondo indicazioni comScore Media Metrix Google potrebbe mettere presto a punto un servizio dedicato ai propri inserzionisti utile a migliorare la targettizzazione delle promozioni alzando conseguentemente la resa delle pubblicità e il lucro derivante.