Va avanti la battaglia legale tra Google e Search King, una società statunitense che aveva messo sotto accusa il famoso motore di ricerca e il suo algoritmo di indicizzazione.
Search King aveva denunciato variazioni anomale nel suo PageRank, che era passato dai 7/10 del periodo febbraio-luglio 2002, agli 8/10 di luglio-agosto per poi crollare a 4/10 ed addirittura a 0 nelle settimane successive. Proprio in agosto, Seach King aveva inaugurato il PR Ad-Network, una rete di siti pensata per aumentare il PageRank dei partecipanti. Ma l’idea aveva avuto l’effetto contrario.
Search King chiede il ripristino dello status quo, e inoltre vuole 75 mila dollari di risarcimento danni. Google ha respinto ogni richiesta chiedendo alla corte che il caso sia archiviato. Nelle carte depositate dalla società di Mountain View si legge che le accuse di Search King si basano «su pure illazioni». Secondo Google, il PageRank è una valutazione sul sito e, al pari di ogni altra opinione, gode delle libertà garantite dal Primo Emendamento della costituzione USA.