Al momento soltanto in pochi, negli USA, l’hanno visto coi propri occhi, ma pare sia un esperimento destinato a concretizzarsi in breve tempo: Realtime si sta integrando nella ricerca generica di Google.
La ricerca in tempo reale, presentata quest’estate, è la risposta di BigG a chi richiedeva una maggiore capacità del motore di catturare gli aggiornamenti dai social network.
Ma questa funzione è stata approntata in una pagina apposita, integrata poi nella colonna a sinistra dei risultati della ricerca, insieme alle immagini, i video, i blog, la selezione geografica o cronologica, le news.
Il recente accordo fra Bing e Facebook per un motore di ricerca capace di integrare i contenuti del social network da mezzo miliardo di persone al secondo motore di ricerca più utilizzato al mondo, deve aver convinto Google a procedere speditamente verso una più vistosa integrazione.
Il risultato è visibile in alcuni blog statunitensi, come SearchEngineWatch, che ha svelato questa nuova possibilità. Subito ripresa da AllFacebook, e da PcMag, la notizia sta incuriosendo la blogosfera, anche perché al momento manca una conferma da Mountain View.
L’ingegneria dietro questa integrazione è facilmente comprensibile: il motore di ricerca d’ora in avanti potrebbe aggiungere ai risultati un numero che esprime gli elementi condivisi nelle reti sociali, visualizzando così quante volte le persone hanno condiviso notizie e articoli in merito a quel dato argomento, mettendo in evidenza quanti social network lo hanno citato di recente.
Quando si clicca il link “shared by” si viene diretti alla sezione della ricerca in tempo reale. E solo in questo caso, se la stessa ricerca viene fatta sulle “News” non appaiono i link degli elementi condivisi sui social. La funzione è integrata al motore delle ricerca generale.
Un altro aspetto interessante di questa evoluzione è che sul fondo della prima pagina di risultati appare un messaggio che recita quanti updates ci sono su un dato argomento “su Twitter, MySpace, Facebook e tutti gli altri”. Un altro collegamento alla pagina di ricerca RealTime.
Certo, Google non può dormire sonni tranquilli dopo l’accordo, e questa nuova possibile integrazione non inventa niente di nuovo, ma migliora l’esistente.