Sarà forse per il successo travolgente di Siri, l’assistente vocale di iPhone 4S, che Google ha deciso di realizzare qualche interessante esperimento con il suo Google Ricerca Vocale, recandosi addirittura nel deserto australiano e nelle profondità della Grande Barriera Corallina per dimostrare come il servizio sia in grado di captare i comandi dell’utente anche nelle situazioni più complicate.
Lo denotano i filmati seguenti. Nel primo, due ingegneri si trovano in un caldo deserto nel sud dell’Australia e provano a sfruttare la Ricerca Vocale da una distanza di ben 50 metri. L’esperimento riesce alla perfezione, con il dispositivo in grado di captare tranquillamente i comandi impartiti dall’utente.
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Nel secondo video, altri due ingegneri decidono di provare l’impossibile, con uno di loro che scende nelle profondità della Grande Barriera Corallina per provare a impartire comandi vocali allo smartphone mentre si trova sott’acqua. Il primo tentativo va a vuoto, ma al secondo il dispositivo risponde alla perfezione, nonostante la voce dell’utente sia per forza di cose poco chiara.
[youtube]D9-1avyyLG8[/youtube]
Video che, si legge sul blog ufficiale, servono a dimostrare le bontà di Google Ricerca Vocale, in grado di accontentare l’utente in qualsiasi momento. Con un pizzico di malizia, gli ingegneri ricordano che l’applicazione può essere scaricata anche su iPhone, oltre che ovviamente sui terminali Android.