Parler si definisce un social media “imparziale” e si è dimostrato piuttosto popolare tra le persone cacciate da Twitter. Lo stesso Donald Trump, in seguito al ban permanente dalla piattaforma, ha trovato rifugio in Parler. Adesso, Google ha rimosso l’app dal suo store, perché a quanto pare il social non avrebbe eliminato i post che incitano alla violenza di mercoledì scorso presso la Casa Bianca.
Anche Apple ha avvertito Parler che rimuoverà l’app dal suo App Store qualora non fosse conforme ai suoi requisiti di moderazione dei contenuti. Su Parler, l’amministratore delegato dell’app John Matze ha dichiarato:
Non cediamo alle aziende politicamente corrette e agli autoritari che odiano la libertà di parola!
Ma cos’è precisamente Parler? E perché se ne parla tanto?
Parler: cos’è e perché è diventato noto
Lanciato nel 2018, Parler si è rivelato particolarmente popolare tra i sostenitori del presidente degli Stati Uniti Donald Trump e i conservatori di destra. Tali gruppi hanno spesso accusato Twitter e Facebook di censurare ingiustamente le loro opinioni, mentre su Parler sarebbero stati accolti senza esitazione.
Oltre allo stesso Trump, la piattaforma presenta diversi utenti di alto profilo a seguito della sua vertiginosa crescita avvenuta nel 2020. Il senatore del Texas Ted Cruz vanta 4,9 milioni di follower sul social, mentre il conduttore di Fox News Sean Hannity ne ha circa sette milioni. In breve tempo è diventata l’app più scaricata negli Stati Uniti dopo le elezioni statunitensi.
Tuttavia, sia Apple che Google hanno affermato che l’app non è conforme ai requisiti di moderazione dei contenuti.