Google ripunta al social network: ecco Shoelace

Dopo la chiusura di Google Plus, il colosso di Mountain View ci riprova con una nuova piattaforma social chiamata Shoelace, per ora solo a New York.
Google ripunta al social network: ecco Shoelace
Dopo la chiusura di Google Plus, il colosso di Mountain View ci riprova con una nuova piattaforma social chiamata Shoelace, per ora solo a New York.

A quanto pare Google ci vuole riprovare. Con i social network, of course. Dopo la chiusura di Google Plus pochi mesi fa, il colosso di Mountain View ha infatti lanciato una nuova piattaforma chiamata Shoelace, una sorta di social molto particolare e non una semplice risposta a Facebook come fu, invece, Google+.

Shoelace prova a far comunicare persone geograficamente vicine sulla base dei loro interessi e passioni. Non una vera novità, ma che adotta un meccanismo diverso rispetto a Facebook, Twitter e compagnia bella: le persone non stringono amicizia o si “seguono” a a vicenda ma semplicemente il sistema va ad incrociare eventi e attività che, appunto, sono legate a determinati interessi o passioni. Saranno questi ultimi a fare da raccordo fra i vari utenti.

Shoelace al momento è solo ad invito e in fase beta, per il momento solo per i cittadini di New York. Importante per questa app mobile per Android e iOS (non è prevista la versione desktop) la comunicazione con il mondo reale e locale, e quindi sono già in atto le collaborazioni con diverse community locali newyorkesi. Shoelace andrà quindi a offrire suggerimenti quotidiani sulle attività che sono in programma nella zona dell’utente. Sul fronte sicurezza, l’app richiederà agli utenti una verifica prima che questi si possano unire alla community.

Da un certo punto di vista, però, la filosofia di questa nuova proposta social targata bigG ricorda un po’ proprio il fallimentare Google Plus e le sue cerchie, ovvero gruppi di amici accomunati proprio da interessi e passioni simili. La discriminante di Shoelace è sicuramente importante e riguarda appunto il mondo reale, il voler sfruttare il virtuale per uscire di casa e incontrare le persone in carne ed ossa, ad un evento, una partita di calcio e qualsiasi altra attività.

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