Google non ci sta e a distanza di 24 ore dalle accuse Microsoft porta online la propria versione circa il problema sollevato a proposito della certificazione FISMA di Google Apps for Goverment. L’avvocato difensore di Google è in quest caso Eran Feigenbaum, Direttore della Sicurezza per Google Enterprise, il quale snocciola i fatti tentando di darne una visione più consona rispetto all’interpretazione fornita dal gruppo rivale.
Microsoft aveva accusato Google di sbandierare una certificazione in realtà mai ottenuta. Secondo Microsoft, infatti, Google avrebbe ottenuto la certificazione FISMA per Google Apps Premiere riciclandola poi su Google Apps for Government, senza tuttavia procedere ad ulteriore richiesta formale. Così facendo, accusa Microsoft, Google ha tradito la verità presentando certificazioni in realtà mai ottenute. Google ha però una versione diversa da proporre e risulta oltremodo chiaro fin da subito il fatto che ognuna delle versioni porti acqua a due mulini opposti e rivali.
Secondo Google, innanzitutto, la tecnologia di Google Apps Premiere e quella di Google Apps for Goverment è la medesima e, anzi, quest’ultima risulta integrata con ulteriori soluzioni di sicurezza. Google avrebbe comunicato la cosa alla General Services Administration (GSA) nel luglio del 2010, apprendendo la possibilità di “condividere” la FISMA anche sulla nuova denominazione, senza la necessità di portare avanti una nuova richiesta formale. Da quel momento in poi la GSA sarebbe stata informata di ogni passo compiuto, mantenendo così un filo diretto per comprovare la bontà del lavoro effettuato.
Da questo punto in poi la vicenda si perde nei tecnicismi, i quali non fanno altro che delineare l’importante sfida in ballo tra i due gruppi per conquistare l’importante mercato delle forniture governative di servizi.