Google ha annunciato che, a partire dal 1 gennaio 2014, non supporterà più né aggiornerà Chrome Frame per Internet Explorer. Circa quattro anni fa, quando il plugin è stato rilasciato, il browser che aderiva maggiormente agli standard Web e offriva una velocità di navigazione superiore alla concorrenza era Chrome, annunciato il 1 settembre 2008. Per dare agli utenti di Internet Explorer 6 e 7 la possibilità di utilizzare le più moderne tecnologie Web, Google aveva sviluppato Chrome Frame. Oggi Internet Explorer 10 per Windows 7 e Windows 8 è un browser di ottima fattura, per cui il plugin è diventato inutile.
Nel 2009 gli sviluppatori erano costretti a creare versioni multiple delle applicazioni e dei siti Web per cercare di offrire a tutti la stessa esperienza d’uso, indipendentemente dal browser utilizzato. Le vecchie versioni di Internet Explorer causavano diversi mal di testa, in quanto integravano tecnologie proprietarie; inoltre, Microsoft non supportava HTML5 e non aveva migliorato le prestazioni JavaScript. Installando Chrome Frame si poteva ridurre il caricamento delle pagine e sfruttare gli standard Web. Lo sviluppatore doveva solo inserire una porzione di codice che attivava automaticamente lo switch al motore di rendering WebKit di Chrome, quando la pagina rilevava la presenza del plugin.
Google sottolinea che «oggi la maggior parte delle persone usa browser moderni che supportano la maggioranza delle tecnologie Web». L’uso del browser legacy è in costante diminuzione, anche grazie alle funzionalità di aggiornamento automatico. Internet Explorer 9 e 10 sono browser più completi delle precedenti versioni e offrono prestazioni ottimali in tutte le condizioni. Purtroppo, ci sono molti utenti che utilizzano ancora Windows XP, per il quale è disponibile solo Internet Explorer 8. È consigliabile quindi installare Firefox o Chrome, anche perché il supporto al vecchio sistema operativo terminerà ad aprile 2014.
Di fatto Chrome Frame era una cover con cui rivestire Internet Explorer e dotarlo al contempo di un motore tale da poter consentire una miglior aderenza a quegli standard che Google voleva imporre assieme al proprio browser. Nel frattempo, però, sul mercato è giunto Internet Explorer 10, una autentica rivoluzione per quella che è stata la storia del browser di Redmond. IE10 ha portato maggior compatibilità, maggior aderenza agli standard, maggior sicurezza e migliori performance; ha ributtato Internet Explorer nella mischia, consentendo a Microsoft di recuperare il terreno perduto; ha cambiato la percezione stessa di IE, mettendo alle spalle i problemi delle vecchie versioni per trainare la community del browser verso un nuovo modo di navigare.
Al termine di questo percorso, sia Google che Microsoft incassano una vittoria: Google spiega di festeggiare la propria componente ormai obsoleta, ritirata dal mercato in virtù del raggiungimento degli obiettivi preposti; Microsoft al contempo può festeggiare il successo ottenuto da IE10 (sempre più diffuso ed ora disponibile anche su Windows 7), la cui bontà risulta di fatto certificata dalla scelta strategica di Google.