Google comunica i risultati finanziari relativi all’ultimo trimestre 2011. Si registra un incremento dei profitti, che salgono a 2,7 miliardi di dollari (+6,3%), equivalenti a 8,22 dollari per azione. Nello stesso periodo dell’anno precedente, bigG era arrivata a 2,54 miliardi, con un EPS uguale a 7,81 dollari per azione.
Una crescita, quella delle entrate nelle casse della società, che resta però sotto le aspettative. Gli analisti di Thomson Reuters avevano infatti previsto profitti pari a 8,41 miliardi, con un valore di ogni singola azione di 10,49 dollari. A pesare sono stati soprattutto i proventi derivati dalle inserzioni online (in media -8% per ogni click) e le commissioni versate nelle tasche dei partner pubblicitari.
A far ben sperare i vertici dell’azienda per il futuro è l’andamento di Google+. Il social network, dopo il successo ottenuto all’esordio nel giugno scorso, aveva fatto registrare un brusco stop nel corso dell’estate, tornando poi a ritmi di crescita incoraggianti.
Ad oggi sono 90 milioni gli utenti già iscritti alla piattaforma. La rincorsa a Facebook, dominatore incontrastato del panorama Web 2.0, non è certo un’impresa semplice, ma Google sembra avere le carte in regola per poter dire la propria in questo ambito, attraverso iniziative finalizzate all’utilizzo di Plus, talvolta contestate dalla concorrenza come nel caso della recente introduzione delle funzionalità Search plus Tour World nel motore di ricerca.